Non mi ha sorpreso leggere le note di Matthew, il ragazzo di 15 anni che ha influenzato il rapporto di Morgan Stanley sui nuovi media. E’ comunque sempre interessante avere il punto di vista di un utente di quell’età.
Riassumendo:
- la radio si ascolta poco, perché si dovrebbe visto che esiste una modalità on demand che permette di ascoltare ciò che piace e scoprire le affinità in modo semplice ?
- La TV di flusso si guarda poco: a parte lo sport (la diretta ha un senso), la maggior parte dei programmi sono visibili on demand in un momento successivo
- Pochi giovani leggono i giornali regolarmente, online l’informazioni è più veloce
- Le console sono diventate come la TV per i giovanissimi di una volta, diffuse, possono accedere ad Internet, si gioca molto e si comunica con la propriià community
- Facebook è il punto di incontro online per tutti, mentre Twitter è considerato inutile dalla maggior parte
- Comprare un CD sta diventando sempre più raro, si compra da iTunes o meglio si “scaricano” perché i 79 pence a canzone sono un po’ troppi…
- Andare al cinema rimane un elemento di socializzazione e quindi sembra non essere troppo snobbato
In particolare, il commento su Twitter sembra aver attirato l’attenzione ma si sa da tempo che è uno strumento soprattutto utilizzato dagli over 35, quindi come mai questa sorpresa ?
Divertente anche leggere le risposte di altri teenager all’analisi di Matthew.
Questa è la definizione di chi usa twitter:
After all, the only people that use Twitter are celebrities with nothing else to do and bored old people who think they’re connecting with the younger generation.
Giustamente il rapporto con le console non è uguale per tutti. Ed è interessante evidenziare che la spesa per console ha cannibalizzato parte del budget che una volta era destinato alla musica.
As a girl, I know I can account for every single one of my female friends when I say that I have never owned and never will own an Xbox or a PS3. It definitely is a huge market for teenage boys, but the small percentage of girl gamers use only the Wii, and much less often than boys. Matthew wrote about how teenagers are reluctant to pay money for music, yet they will happily pay more than £100 for a gaming console and a further £30 per game.
La questione del ridimensionamento dei mercati a causa del tempo libero limitato è una delle poche certezze. Basta vedere il mercato del gaming come è cresciuto rispetto alla musica, e in entrambi i mercati la pirateria è molto elevata. Anzi da sempre la pirateria nel mondo del software è a livelli molto elevati, molto di più che nella musica (almeno fino a qualche anno fa). E’ anche vero che le console sono quelle che fanno i grandi numeri ed anche dove è molto più difficile piratare i giochi.
In ogni caso, il gaming ha preso una bella fetta del tempo libero dei giovani e questo si è senza dubbio riflesso sull’andamento del valore di questi mercati.
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