L’usato digitale

Uno degli svantaggi innegabili di un contenuto digitale è la difficoltà di fare alcune cose a cui tutti sono abituati da sempre a fare: prestare o rivendere.

Per esempio nel mercato del gaming si è introdotta una pratica che non è certo popolare: Electronic Arts ha deciso che quando una persona rivende il suo gioco, chi lo riceve dovrà comunque pagare 10 dollari per poterci giocare online. In pratica il ragionamento è: faccio pagare 10 dollari l’utente perché devo gestirgli il suo nuovo account – sebbene il precedente utente non continua ad utilizzare il servizio – e per ripagarmi i server che devo mantere online per far giocare gli utenti.

Il primo effetto in realtà sarà quello di “abbassare” il prezzo dei giochi usati,  cioè i 10 dollari diventano a carico del venditore. Quindi per me venditore forse non vale più la pena di venderlo, il guadagno diventa irrisorio.

Un problema molto legato a questo discorso è quello della chiusura dei server. Tipicamente dopo un alcuni anni i server di un gioco vengono spenti perché i giocatori sono diventati un numero molto piccolo, ma se mi fai pagare dei soldi mi aspetto che non chiudano ?

Allo stesso modo, se ho comprato un libro e lo voglio regalare/rivendere/prestare oggi non ho problemi col cartaceo, ma con i contenuti digitali sono tutte attività che possono essere molto difficili o addirittura impossibili da realizzare. Se con un gioco ho bisogno che i server per giocare online vadano avanti per diversi anni, per i libri è chiaro che non c’è un termine. Oppure anche i libri digitali si “rovinano” come quelli in carta e quindi dopo 20 anni se per esempio mi si rompe il device il mio acquisto non vale più ? Sempre ammesso che i server di chi me l’ha venduto esistano ancora.

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E’ l’ora della Google TV

Come anticipato da più parti, ieri Google ha annunciato la sua piattaforma dedicata all’integrazione di Internet nei TV set.

Quello che mi preoccupa è che ci sono troppe teste nel progetto: Google, Sony, Intel, Logitech. Questi partner quale ruolo avranno concretamente non l’ho ancora ben capito, mi devo studiare un po’ gli annunci.

Senza dubbio, uno dei punti più deboli è il controllo dell’esperienza Internet attraverso un telecomando, che è influenzato dalla modalità di presentazione sullo schermo e dal telecomando,  quest’ultimo sarà uno dei punti critici e sembra che sarà un sistema aperto. Aver la possibilità di cambiare il proprio telecomando del televisore o poter utilizzare altri device che ho già potrebbe essere un bell’elemento di sviluppo di servizi/applicazioni. Se ho capito bene si potrà utilizzare un telefono Android, vedremo con quali capacità.

Google riuscirà a portare il suo application store sulla TV ? Sarebbe uno dei pochi ambiti dove Apple viene sorpassata, oppure semplicemente Apple sa che l’iPad è il cavallo da far correre, anche perché se la tua fonte di revenue è il device, il modello Google TV non è certo interessante.

Gizmodo ha giustamente evidenziato una frase detta dal CEO di Sony : “When you beat Apple, you dominate. New definition.”

Il sito di Google TV

L’annuncio ufficiale

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eCommerce 2010

Al convegno NetComm sull’ecommerce devo dire che c’era entusiasmo.

L’eCommerce funziona, sebbene ci siano ancora dei problemi …logistica,  Carte di credito, in Italia sono ancora alla preistoria…

E anche il giro d’affari complessivo è proprio ancora agli albori… 5,6 mld di euro, diversi ordini di grandezza in meno rispetto agli altri Paesi europei. La vendita di prodotti (quindi esclusi i servizi) non arriva a 2mld di euro quando in Germania supera i €17mld ed in Francia è €9,4mld. E’ stato presentato il caso francese di Vent Privée che da solo quest’anno fatturerà 800milioni di euro, di cui 10 milioni in Italia e 580 in Francia….mica male.

Vorrei vedere i numeri di Saldiprivati/bor4shop e OVO.

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eBook e Salone del Libro di Torino

Ieri sono stato a Torino per tastare la situazione dell’editoria digitale. Stiamo per chiudere il Rapporto eContent e l’eBook è chiaramente uno degli elementi del cambiamento di questo mercato.

Il mercato del libro è fatto di oltre 800mila titoli di cui sono movimentati durante l’anno solo poco più di 300mila. Quindi a parte l’editoria specializzata e professionale dove il digitale ha molto senso, su tutta un’importante fetta del catalogo forse si dovranno fare delle scelte.

La vendita online ha fatto registrare un +24,8% nei primi 3 mesi dell’anno.

Mi sono segnato un po’ di appunti.

All’interno del Salone si fa fatica a trovare qualcosa che abbia a che fare con gli eBook. Degli editori “tradizionali” ho notato solo Giunti con dei reader ed una persona dedicata a spiegare cosa siano e quali siano i vantaggi.

C’era poi lo stand di Telecom Italia che mostrava 3 reader: il Samsung, Olivetti (Android) e un altro di cui non mi ricordo il nome. Sono presentati solo come demo, non c’è possibilità di acquistarli oggi.

I titoli disponibili (da ieri dicevano) su IBS sono 400 di cui 100 di Giunti. Il formato è ePUB e PDF. Entro giugno 2010 saranno disponibili lettori portatili di eBooks in grado di effettuare direttamente il download degli eBooks dal sito IBS.

Tipicamente, oggi sono proposti dei lettori con accesso Wifi a partire da poco meno di 200 euro.

Mondadori partirà in autunno con 1400 titoli (400 nuove pubblicazioni, 1000 di catalogo). Feltrinelli, Gems e Messaggerie sono invece unite sono la dicitura eDigita che è stata annunciata alcuni giorni fa. Comunicato Edigita

Uno degli annunci più interessanti di eDigita è senza dubbio il fatto che gli editori vogliono avere il controllo sul prezzo di vendita, cioè vogliono perseguire un “modello di agenzia”.

In valore gli eBook non hanno neanche una grande rilevanza negli Stati Uniti dove nel 2009 hanno rappresentato poco più del 1% del venduto, ma in ogni caso è interessante vedere un mercato un po’ anziano che alza la testa e cerca di capire come innovare, sapendo che il sentiero (molto lungo) è stato preso e non si torna indietro.

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Trojan

ieri mi hanno rifilato un trojan sul blog.

Non ho ancora capito come, dato che le avevo settato correttamente gli attributi dei file.

Adesso mi devo studiare come sia accaduto.

Il file index era qualche Kb invece dei soliti 140 byte

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Hulu: pay si, UK no

Hulu è il secondo sito di video più importante negli Stati Uniti, con tutti i più importanti contenuti dei network televisivi americani (soprattutto telefilm).Da tempo si parlava di un’apertura nel Regno Unito ma sembra che l’idea sia stata abbandonata.

Invece, è sempre più certo che a breve verrà lanciata una versione premium che permetterà di vedere non solo la catch up tv, cioé le ultime puntate delle trasmissioni andate in onda, ma di accedere a tutta la library per 10 dollari al mese (ma è tutto da verificare).

Nel 2009 Hulu ha raccolto 100milioni di euro dalla pubblicità. Non male, ma neanche sufficienti per i network che hanno investito in Hulu. In effetti, 100 milioni di dollari in un anno con 40 milioni di utenti unici mensili e 900 milioni di video visti (dati di febbraio 2010) non è un granché in realtà, i costi di distribuzione video non sono proprio due lire.

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Posta elettronica certificata, sembra un successo

Se questa soluzione potrà spingere all’adozione di tecnologia lato Stato e lato Cittadini sarebbe un bel successo. La sfida è rendere veramente utile questo strumento e non solo un acronimo …

Sembra che il successo abbia dato qualche problema ai server PEC messi in piedi. Oggi pomeriggio non erano più accessibili.

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eCommerce negli Stati Uniti

Il mercato eCommerce statunitense dopo tanti anni di crescita a doppia cifra si è calmato, aiutato anche dalla congiuntura non proprio favorevole.

Dai dati Forrester si vede il passaggio fra il +31% del 2003 e il +8% del 2009. Interessante comunque il fatto che il tasso di crescita sia migliore rispetto al 2008.

10ForreComm

Comscore propone dei dati simili (è escluso il Travel).

2009 Holiday E-Commerce Season vs. Year Ago
Non-Travel (Retail) Spending
Excludes Auctions and Large Corporate Purchases
Total U.S. – Home/Work/University Locations
Source: comScore, Inc.
Millions ($)
2008 2009 Percent Change
November 1 – December 31 $27,982 $29,084 4%
Thanksgiving Day (Nov. 26)* $288 $318 10%
Black Friday (Nov. 27)* $534 $595 11%
Cyber Monday (Nov. 30)* $846 $887 5%
Green Monday (Dec. 14)* $859 $854 -1%
Tuesday, Dec. 15* $754 $913 21%
Weekend Before Christmas (Dec. 19-20)* $677 $767 13%
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