Youtube migliora qualità e quantità

in questa ultima settimana mi sono reso conto che Picasa mi incita a uploadare filmati su Youtube con limite un giga e anche alcuni video su Youtube hanno la dicitura “guardalo in alta qualità” in basso a destra del video.

Ho visto molti titoli che la chiamano alta definizione ma è un po’ fuorviante, visto che la qualità è migliorata a full screen ma di certo non cambia la vita.

Chissà quanto hanno previsto di incremento dei costi di banda per questo piccolo scherzetto quelli di google…

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eCommerce su YouTube ? Non proprio

Ho visto dei titoli che danno l’impressione che YouTube si metta a vendere musica e contenuti, ma in realtà non fa altro che pubblicità che iTunes e Amazon pagheranno sulla base delle performance.

Comunque, come ricorda giustamente Piper Jaffray, le stime di revenue di YouTube da parte di Google erano di 27 miliardi di dollari per il 2009, invece saranno sui 200 milioni… mica una piccola differenza.

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Windows Cloud

Nonostante i ritardi nello sviluppare strategie efficaci in diverse aree, Microsoft é sempre riuscita a recuperare il tempo perduto in un modo o nell’altro.
Mi sono sempre chiesto per quanto tempo avrebbe continuato a non innovare ma più che altro sfruttare la propria posizione di mercato per fornire le innovazioni realizzate da altri. Ho l’impressione che questa situazione sia destinata a cambiare, a meno che Microsoft non abbia gettato la spugna.

Entro un mese Windows mostrerà il suo concetto di cloud computing, almeno così ha dichiarato Ballmer qualche giorno fa. Ancora una volta con un po’ di ritardo rispetto al resto dei player di mercato ma la potenza di fuoco delle sue applicazioni business e consumer è tale che in un modo o nell’altro milioni di persone utilizzeranno queste modalità di fruizione.

Lo scontro è ovviamente con Google, ma non solo. Aziende che offrono software in modalità As a Service hanno iniziato ad essercene da tempo.

Google oggi è come la televisione finanziata dalla pubblicità. Non ha problemi a sviluppare piattaforme e spingere l’innovazione, tanto controlla gran parte della pubblicità che circola sul web; l’importante che le persone utilizzino sempre di più internet, questo è il maggiore interesse per Google.

Microsoft invece rappresenta una pay tv che deve affrontare un mercato dove i contenuti sono sempre più disponibili anche non pay e sempre più di qualità. E’ chiaro che alcuni segmenti di mercato preferiranno sempre pagare ma l’erosione da parte del free è marcata.

Ho un po’ divagato, rispetto all’intenzione iniziale del post. Vediamo cosa presenterà Microsoft. Ma sto aspettando anche un annuncio di Google che dovrebbero arrivare entro fine anno che stupirà.

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Il Punto Critico di Facebook

Facebook ha superato il famoso Tipping Point anche in Italia. Fino a pochi mesi fa era comunque un ambiente abbastanza ristretto, sebbene ci fossero poco meno di un milione di italiani, ma recentemente c’è stato un vero e proprio boom. I leader hanno iniziato a far iscrivere tutti i conoscenti coinvolgendo attraverso inviti ed eventi.

Lo si vede dall’esplosione di gruppi italiani e dall’incremento notevole di utenti avvenuto a partire dall’estate.

Il sorpasso su MySpace, a livello mondiale, è destinato a replicarsi anche qui da noi. MySpace mi risulta abbia quasi 3 milioni di utenti italiane. A mio parere entro fine anno Facebook ne avrà di più.

Il tutto è giustificato dall’immediatezza e dalla flessibilità della piattafforma che è stata anche recentemente aggiornata.

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Tempo dedicato ai Blog

ma come fanno quelli che scrivono tutti i giorni sui blog a fare tanti post ? In questo periodo di lavoro forsennato è proprio impegnativo … forse è la mancanza di un bel device con accesso flat dati … che mi permetterebbe di postare in ogni momento…se deve essere proprio quello

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British Telecom: il test di Phorm riprende da domani

La sperimentazione della tecnologia di advertising mirato che BT sta cercando di introdurre ripartirà da domani con il consenso degli utenti. Tutto questo nel Regno Unito e basta.

Tempo fa era venuto fuori che gli utenti erano stati utilizzati – senza saperlo – per sperimentare una soluzione di analisi dei comportamenti degli utenti online e la cosa aveva scatenato non poche polemiche, con tanto di Commissione Europea che dovrà dare un giudizio sull’operato.

Fondamentalmente, se non ho le informazioni sulle abitudini degli utenti perché non mi chiamo Google, ho però tutti i log di quello che fanno perché il loro traffico passa sui miei cavi. E’ un tema molto interessante. Google offre un servizio che gli utenti hanno deciso di utilizzare sapendo cosa aspettarsi, ma ciò che può fare un Telco è ancora di più avendo il completo controllo su tutte le mie attività online, con dati consolidati fra i diversi servizi che utilizzo.
Infatti, se Google vede cosa ricerco online, non è al corrente di quali altre applicazioni stiano andando che cosa ci sto facendo anche se stanno cercando di farci rientrare tutto il possibile (vedi chrome e gears).

Per incentivare gli utenti a sottoporsi alla sperimentazione, promettono di avere una maggiore protezione quando ci si trova online. Il servizio si chiama Webwise.
Ma sembra un po’ blando come contrappeso, agli utenti bisogna dargli dei vantaggi più tangibili ed il vantaggio di ricevere solo pubblicità mirata sulla base dei miei comportamenti non mi sembra abbastanza convincente.

E’ vero che basandosi sui Cookie si può evitare facilmente e che prima che venga messo in produzione il sistema dovrà essere approvato esplicitamente dagli utenti, ma comunque sia non è un sistema che può suscitare simpatia.

link alla pagina del servizio

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I costi del deployment di una rete in fibra

Nel Regno Unito è stata realizzata un’interessante ricerca che analizza gli investimenti necessario per la realizzazione delle nuove reti di telecomunicazioni (NGN).

Lo studio: The costs of deploying fibre-based next-generation broadband infrastructure

Adesso me la devo leggere un po’.

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Bauli ed i commenti su YouTube

Un mio collega mi ha segnalato che cercando Bauli su Google (io oggi me lo sarei mangiato un pandoro) la prima cosa che ha letto è stato un commento non proprio simpatico … infatti, il secondo risultato della ricerca è il video su YouTube della vecchia pubblicità Bauli con un pessimo giudizio sul prodotto dell’azienda.

Non che sia importante, né per l’azienda, né per noi questo commento ma è senza dubbio un aspetto non piacevole degli UGC; le persone commentano con un po’ di leggerezza.

La cosa che non capisco è come mai venga fuori il commento di questo utente che non solo è stato giudicato negativamente dagli altri utenti ma non è neanche l’ultimo postato.

Domani riprovo a vedere se cambia il risultato.

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