MVNO: Noverca, ERG & Conad.

In Italia, gli operatori mobili virtuali iniziano ad essere un numero elevato; ad oggi sono 17, quindi abbiamo superato i 20 operatori mobili e per la prima volta è stata annunciata la chiusura di un operatore del mondo retail che è Conad.

Dal 1 Novembre verrà chiuso il servizio di Conad, gli utenti sono invitati a fare cambio di operatore ma se ho capito bene, rimborsano anche il credito residuo sulla SIM.

Alcuni molto di nicchia e verticali come quelli etnici che oltretutto mi sono sempre sembrati i più interessanti grazie alla loro forte verticalizzazione e utilità immediata e facilmente valutabile per il cliente.

Un buona fetta degli operatori mobili lo si può collocare come estensione di aziende retail. Anche se si tratta di business completamente differenti, sia la GDO che le Poste hanno la caratteristica di avere una forte presenza territoriale. Poste ha senza dubbio grandi potenzialità: un brand non certo fantastico ma almeno affidabile, distribuzione e tariffe fra le migliori.

Nella schiera degli ultimi arrivati, penso ad ERG e Noverca,  sono anch’essi associabili ad operatori legati ad una rete vendita, sebbene anche in questo caso in ambiti completamente differenti.

Il commitment di ERG sembra essere limitato, un po’ un esperimento, Tiscali quasi si fa fatica a sapere che esiste.

Noverca  sembra molto focalizzata ma non vedo grandi economie con il loro mondo bancario, può essere che abbiamo un cospicuo numero di clienti interessati a fare operazioni in mobilità e per gli altri servizi vedo alcune cose interessanti ma anche costi rilevanti per gli utenti.

Insomma, tanto rumore per nulla ? Sembra di si, soprattutto dopo aver verificato che l’ARPU medio (a fine 2008) era sui 5 euri/mese .

Gli MVNO avranno nuovo impulso dalla normativa sulla moneta elettronica che incombe ?
Senza ombra di dubbio, le opportunità sono elevate, in questo caso soprattutto per il mondo retail. La possibilità di gestire un borsellino elettronico può dare libero sfogo alle possibilità di sviluppo delle carte fedeltà e alle attività di co-marketing.
Vedremo se avranno delle buone idee.

Share
Post correlati:
    None Found
Comments Off Stampa il Post Stampa il Post

MVNO: un arpu triste (EDIT)

Dalla relazione dell’AGCOM emerge che il mercato degli operatori mobili fa girare solo 60 milioni di euro con 1,3 milioni di SIM attive a fine 2008.

E facendo due conti si vede che l’ARPU è drammaticamente intorno ai 5 euro/mese. Mentre il mercato nel suo complesso è sui 20 euro/mese.

EDIT:  l’ARPU reale è un po’ più alto perché io mi sono basato sui dati utenti che in realtà sarebbe da pulire; quando si devono dichiarare gli utenti si parla del numero delle SIM vendute dicendo che quelle inattive sono poche, poi quando si vuole fare il calcolo dell’ARPU si utilizza il dato “reale”

Sarebbe interessante capire quale è la quota di revenue indirette che ottengono gli MVNO dalla fidelizzazione dei clienti.

09MVNOutenti

09MVNOrevenue

Share
Post correlati:
    None Found
Comments Off Stampa il Post Stampa il Post

Il sistema operativo di Google

Qualche ora fa Google ha annunciato ufficialmente che nella seconda metà del 2010 ci saranno computer dotati del suo sistema operativo che si chiamerà Chrome OS. In realtà si parla di Netbook, che almeno inizialmente saranno i primi a montarlo, ma è previsto l’utilizzo anche nei desktop.

Una mossa molto aggressiva, con la quale non ho ancora capito dove si voglia arrivare. Perché lanciare un altro Linux ? Se lo scopo è avere tutte le applicazioni via browser a cosa serve controllare lo stack che sta sotto ?

Sembra che lo scopo sia offrire un OS puntando su alcune caratteristiche come la velocità di boot ed in generale snellezza del sistema e  la sincronizzazione online dei dati/backup. Ma siamo sicuri che si possa dare un’esperienza migliore dei sistemi PC e Apple ? E’ vero che Linux ha molti vantaggi ma ancora non è pronto per essere un sistema utilizzabile da una fetta cospicua dei consumatori.

Nell’annuncio si parla anche della sovrapposizione fra Android e questo nuovo sistema operativo, ma sono evidentemente per due target differenti.

Vedremo cosa combinano…

Share
Post correlati:
    None Found
Comments Off Stampa il Post Stampa il Post

Prospettiva digitaliana

Su Nova di ieri Francesco (Sacco) analizza i progetti di innovazione dei Paesi e evidenzia la mancanza di un CTO per il nostro Paese.

In questo Paese, il problema è la mancanza di cultura tecnologica diffusa nelle istituzioni (di base mica avanzata) ma ancora di più di cultura dell’innovazione.  Se neanche le aziende sono spesso in grado di pianificare una modernizzazione, figuriamoci lo Stato che dovrebbe pianificare innovazione su larga scala…

E quindi come si può pianificare qualcosa che neanche si ha idea che esista ? Si ricevono ed elaborano soprattutto richieste sulla base di interessi specifici e non collettivi…

Forse si dovrebbe trovare un Chief Innovation Officer per l’Italia.

focalizzarsi solo su quello
Share
Post correlati:
    None Found
Comments Off Stampa il Post Stampa il Post

L’iPhone porta Internet nelle case senza PC ?

Si sa che l’Italia è uno dei Paesi con la minore penetrazione di PC dei Paesi industrializzati, non si supera il 50% delle famiglie. Questo dato è sempre visto, a ragione, come un blocco dello sviluppo della banda larga e dell’alfabetizzazione tecnologica della popolazione.

Come accade per i Paesi del terzo mondo, dove le telecomunicazioni in diversi casi hanno fatto un balzo in avanti grazie al mobile, anche da noi è probabile che l’intensificarsi delle offerte per il mobile broadband portino a far navigare assiduamente utenti che fino ad oggi non avevano neanche il PC a casa.

D’altra parte ci sono alcuni milioni di accessi da mobile (da terminale e da chiavette) e di certo una parte di questi non hanno il PC a casa (e magari hanno un notebook fornito dal datore di lavoro)

Che sia un bene o un male non si può dire e forse non ha neanche tanto senso parlarne adesso. E’ chiaro che se tutti fossimo degli accaniti navigatori ci sarebbe più incentivo per l’introduzione di offerte FTTH e quindi maggior sviluppo per il Paese che si doterebbe di infrastrutture innovative, incentivando anche la creazione di nuovi servizi; invece, molto probabilmente ci dovremo accontentare di essere dei follower rispetto agli altri Paesi, ma questo è quasi sempre avvenuto e non mi sorprende.

Per esempio le nuove offerte di Tre in occasione del lancio dell’iPhone sono senza dubbio un elemento che dovrebbe creare un po’ di movimento sul mercato a causa dei suoi prezzi molto bassi. Dico dovrebbe perché se l’informazioni e le scelte degli utenti fossero completamente basate sui costi non ci sarebbe neanche il dubbio, ma sappiamo che spesso (e a volte inspiegabilmente) i consumatori non sono così saggi.

09-H3GiPhone

Share
Post correlati:
    None Found
Comments Off Stampa il Post Stampa il Post

Se ci fosse stato Twitter 29 anni fa…

Sono passati 29 dalla tragedia di Ustica. Ma se ci fosse stato Twitter le cose sarebbero andate diversamente ?

http://it.wikipedia.org/wiki/Strage_di_Ustica

Share
Post correlati:
    None Found
Comments Off Stampa il Post Stampa il Post

Industria dei contenuti: crisi o no ?

L’industria della musica è veramente in crisi ? Senza dubbio ha goduto di rendite per anni ed oggi sconta un processo di distruzione del valore, come in tanti mercati legati ad Internet e non è certo facile gestire la transizione.

Ci sono da anni molte discussioni sull’argomento (vedi di recente quintarelli) e ancora per molto se ne parlerà (se ne dovrà parlare).

Dato un mercato dove lo scambio illegale è diventata non solo la modalità meno costosa ma anche – soprattutto ! – quella più immediata, sembra che proprio il modello di business di chi vive di musica deve cambiare.

Si torna agli inizi, quando i cantanti guadagnavano sulla base di quanto tempo dedicavano ad andare in giro per il mondo a cantare ?

Il Rapporto IFPI parla di un 95% di download illegale. Il digitale vale solo il 20% del fatturato dell’industria musicale.

Inoltre, come dice bene Stefano, anche il mondo dell’entertainment è cambiato. Il tempo dedicato ad ascoltare la musica si è senza dubbio ridotto con Internet, o comunque è cambiato. I consumi si sono spostati senza dubbio sul gaming, che è una delle poche industrie che continua a crescrere con forza. D’altra parte 10 anni fa non si sarebbe pensato che ci sarebbero stati 12 milioni di giocatori diposti a pagare 12 euro al mese per un gioco (un dato sul gaming).

Per quanto riguarda i contenuti giornalistici, il grande problema è stato sottovalutare la necessità di uno standard mondiale per i micropagamenti. Se 10 anni fa avessero iniziato a trovare una soluzione forse oggi sarebbe più facile convincere a pagare pochi cent per un contenuto e i navigatori si sarebbero abituati a dare pochi spiccioli per leggere un contenuto di qualità. Invece, soprattutto sull’online, gli editori hanno riempito di spazi i loro portali con informazioni e pattume vario che ne hanno ridotto il prestigio senza portare grandi benefici economici. E senza qualità su Internet hai perso in partenza. Sei uno come altri migliaia che riportano le poche righe di una informazione standard e senza commento serio e senza un minimo di ricerca/inchiesta che è l’unica cosa che dovrebbe veramente contraddistinguere un giornalista da un navigatore/blogger a tempo perso. D’altra parte fare giornalismo di qualità in un Paese dove si può parlare poco e di pochi, diventa difficile.

In definitiva, si dovrà raggiungere proprio il fondo prima di rivedere la luce. E la questione dei micropagamenti rimane sul piatto, nonostante ci si aspetti un forte scossone dall’introduzione della nuova direttiva europea sulle payment institutions che permetterà a molti operatori di diventare gestori di moneta elettronica in modo più semplice rispetto al passato.

Share
Post correlati:
    None Found
Comments Off Stampa il Post Stampa il Post

Cosa era successo ieri a Key4Biz ?

Ieri mattina ho trovato il sito di Key4Biz un po’ differente dal solito…

ho preso un paio di schermate… chissà cosa era successo.

09kforbiz1

09kforbiz2

Share
Post correlati:
    None Found
Comments Off Stampa il Post Stampa il Post

« Previous PageNext Page »