Archive for the 'TLC' Category

Telecom Italia: cura dimagrante aggiuntiva

Oggi a Londra Bernabé sta presentando il piano industriale che prevede 9.000 posti in meno. Che Telecom avesse bisogno di una cura dimagrante era chiaro da tempo ma forse non ci si attendeva il 5+4 (5.000 erano previsti entro il 2010 e oggi ne sono stati aggiunti 4.000). 

Uno degli obiettivi è chiaramente frenare la discesa delle revenue da rete fissa e si punta a sviluppare servizi a valore aggiunto legati all’accesso broadband. Già all’estero, soprattutto in Francia, sono riusciti ad incrementare l’ARPU degli utenti attraverso l’IPTV e servizi a valore aggiunto come l’assistenza. In Italia l’IPTV non ha avuto il successo sperato anche a causa del suo posizionamento di fascia alta, ma oggi è chiaro per tutti che questo è stato un errore e si è ancora in tempo (per poco) per recuperare.

E’ chiaro che si tratta di messaggi per gli investitori ma comunque in borsa il titolo era in discesa (almeno quando l’ho visto questa mattina).

La dismissione delle attività non core a cui si riferiscono (3 miliardi di euro) non includono TIM Brasil che rimane strategico. Riguardano invece Sparkle, aziende BB in Europa e Cuba. Già Alice France è stata venduta al leader dell’IPTV Free del Gruppo Iliad.

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Alcuni dati IPTV, Banda Larga e l’affare Sky – Tiscali UK

Riporto un po’ di notizie sparse su IPTV e banda larga che mi sono capitate per le mani.

In Francia l’IPTV continua a crescere a ritmi consistenti.France Telecom (Orange) ha dichiarato di aver incrementato del 70% gli abbonati (fine terzo trimestre) e la base di partenza non è proprio piccola. In Francia, ne ha oltre 1,53 milioni e la crescita è stata superiore al 60% nel dato dichiarato c’erano i totali degli utenti digital TV (quindi andava oltre i 1,6mni perché ci sono anche i 70mila su piattaforma satellitare).

Telia Sonera ha raggiunto i 450mila abbonati IPTV, di cui 320mila in Svezia, con una crescita di 100mila in un anno.

China Telecom ha 1,5mni di utenti IPTV

BT Vision, il servizio IPTV di BT stenta un po’, ma dobbiamo tenere conto che il Regno Unito è il Paese di SKY e della BBC. Ne ha dichiarati 180mila

Telecom Italia al primo semestre ne aveva dichiarati 180mila. Adesso stavo guardando la presentazione dei primi 9 mesi di Fastweb ma non ho visto accenni agli utenti TV… mi aspetto quindi che siano sempre in un intorno di 200mila.

Vodafone (che include anche Tele2) e Wind mi risulta che stiano facendo molto bene sulla vendita di accessi  banda larga, sebbene in generale la crescita sia un po’ raffreddata in Italia.

Telecom Italia ha appena lanciato la nuova offerta Alice Casa. Fa specie leggere che Alice Casa ti permette di non pagare il canone di Telecom Italia…

Alice Casa è la nuova linea di Telecom Italia che ti dà un accesso a larga banda per navigare veloce in Internet H24 e fare telefonate illimitate, senza pagare il Canone Telecom Italia. E’ ideale per chi non ha ancora una linea telefonica e vuole una soluzione conveniente e chiavi in mano.

link all’offerta Alice Casa

Infine, Sky si compra Tiscali o no ? Sembrerebbe proprio di si. L’offerta è di 450 milioni di sterline, che corrispondono a circa 245 sterline per ogni abbonato. Si parla solo di Tiscali nel Regno Unito, non l’Italia.

Teniamo conto che Sky ha già oltre un milione e mezzo di abbonati.

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Tariffe telefonia mobile in USA

Bello guardare oltre oceano e vedere che una volta tanto sono leggermente più indietro rispetto a noi. In realtà, che la telefonia mobile sia stato uno dei mercati fiore all’occhiello dell’Europa è risaputo e ormai una banalità, lo so, ma leggendo tutti i giorni di argomenti che mostrano il ritardo italiano ogni tanto si può tirare un respiro.

Ho dato un’occhiata alla notizia che Verizon ha deciso unilateralmente di mettere 3c di costi di terminazione gli SMS. Questo potrebbe bloccare lo sviluppo di tanti servizi online che oggi utilizzano gli SMS (la notizia dell’aumento della terminazione degli SMS)

Innanzitutto bisogna ricordarsi che negli Stati Uniti si paga (o comunque nel monte traffico disponibile nel piano tariffario), si conta quasi sempre sia il traffico in uscita che quello in entrata. Gli utenti con prepagate sono una piccola minoranza.

Se guardiamo Verizon gli SMS (chiamati TXT messaging) costano 20centesimi quando li si spedisce ma anche quando li si riceve:

Text Messaging

Fun, easy way to stay in touch. TXT Messaging is a two-way text messaging service. Send and receive text messages of up to 160 characters right on your two-way messaging-capable phone. $0.20 for messages received and $0.20 for messages sent. Bundle plans also available. Sending and receiving text messages does not deduct from a calling plan’s airtime allowance. Not available in some areas.

In alcune aree non è previsto il servizio… in Europa non è neanche concepibile che se c’è campo non ci sia la possibilità di inviare messaggi…

Ci lamentiamo spesso delle finte proposte dei nostri operatori ma anche gli americani non scherzano. Questi sono i costi aggiuntivi rispetto a quelli di un normale piano tariffario:

Taxes, Surcharges and Fees

  • Tolls, taxes, surcharges and other fees, such as E911 and gross receipt charges, vary by market and as of July 1, 2008, add between 5% and 36% to your monthly bill and are in addition to your monthly access fees and airtime charges.
  • Monthly Federal Universal Service Charge on interstate & international telecom charges (varies quarterly based on FCC rate) is 11.4% per line.
  • The Verizon Wireless monthly Regulatory Charge is 7¢ per line.
  • Monthly Administrative Charge (subject to change) is 85¢ per line.
  • The Federal Universal Service, Regulatory and Administrative Charges are Verizon Wireless charges, not taxes. For more details on these charges, call 1–888–684–1888.

La pagina dei piani tariffari di Verizon

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Caio sulle nuove reti in fibra (NGN)

Su Affari e Finanza di oggi leggo che Caio, dopo aver aiutato il governo britannico sullo sviluppo delle nuove reti in fibra, sta aiutando anche quello italiano a risolvere alcuni interrogativi. Speriamo ne venga veramente fuori qualcosa.

Caio ha dichiarato due cose interessanti:

  • che la fibra agli utenti oggi non serve e neanche nel breve; oggi, è a livello di rete e server che mancano le prestazioni
  • che bisognebbe cambiare la tariffazione della banda sulla base dell’utilizzo come qualsiasi altra risorsa scarsa, quindi l’offerta dovrebbe differenziare le tariffe sulla base della banda garantita in certi orari

Il documento di Caio si può scaricare qui

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Verizon permetterà di accedere a YouTube dalla TV

Verizon sta sperimentando la possibilità di rendere disponibile Youtube (oltre a Veoh e Blip.tv) sul televisore di casa ai suoi abbonati in fibra (Fios TV).

Un Telco che apre il walled garden non è da tutti i giorni.  E’ chiaro che la sperimentazione del servizio in corso stabilirà se le persone sono interessate ad avere accesso a contenuti che normalmente sono relegati al PC.

Con  tutti i contenuti su YouTube si potrebbero fare canali tematici a non finire….solo questione di filtrarli e aggregarli. Accedere a Youtube senza filtro è forse poco utile per un utente che sta davanti alla TV

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British Telecom: il test di Phorm riprende da domani

La sperimentazione della tecnologia di advertising mirato che BT sta cercando di introdurre ripartirà da domani con il consenso degli utenti. Tutto questo nel Regno Unito e basta.

Tempo fa era venuto fuori che gli utenti erano stati utilizzati – senza saperlo – per sperimentare una soluzione di analisi dei comportamenti degli utenti online e la cosa aveva scatenato non poche polemiche, con tanto di Commissione Europea che dovrà dare un giudizio sull’operato.

Fondamentalmente, se non ho le informazioni sulle abitudini degli utenti perché non mi chiamo Google, ho però tutti i log di quello che fanno perché il loro traffico passa sui miei cavi. E’ un tema molto interessante. Google offre un servizio che gli utenti hanno deciso di utilizzare sapendo cosa aspettarsi, ma ciò che può fare un Telco è ancora di più avendo il completo controllo su tutte le mie attività online, con dati consolidati fra i diversi servizi che utilizzo.
Infatti, se Google vede cosa ricerco online, non è al corrente di quali altre applicazioni stiano andando che cosa ci sto facendo anche se stanno cercando di farci rientrare tutto il possibile (vedi chrome e gears).

Per incentivare gli utenti a sottoporsi alla sperimentazione, promettono di avere una maggiore protezione quando ci si trova online. Il servizio si chiama Webwise.
Ma sembra un po’ blando come contrappeso, agli utenti bisogna dargli dei vantaggi più tangibili ed il vantaggio di ricevere solo pubblicità mirata sulla base dei miei comportamenti non mi sembra abbastanza convincente.

E’ vero che basandosi sui Cookie si può evitare facilmente e che prima che venga messo in produzione il sistema dovrà essere approvato esplicitamente dagli utenti, ma comunque sia non è un sistema che può suscitare simpatia.

link alla pagina del servizio

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I costi del deployment di una rete in fibra

Nel Regno Unito è stata realizzata un’interessante ricerca che analizza gli investimenti necessario per la realizzazione delle nuove reti di telecomunicazioni (NGN).

Lo studio: The costs of deploying fibre-based next-generation broadband infrastructure

Adesso me la devo leggere un po’.

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Presentazione del Rapporto eContent

A questo link si trovano i documenti presentati l’altro giorno che sono l’introduzione di Tripi, la presentazione di Capitani e l’executive summary

link

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