Archive for the 'TLC' Category

Statement di Ofcom sulle nuove reti

Oggi Ofcom (il regolatore britannico) ha fatto un annuncio e messo online un bel documento sul futuro delle reti e la loro regolamentazione.

Le misure proposte sono indirizzate allo sviluppo di reti in fibra ed in generale ai cosiddetti investimenti NGA (next generation access).

La prima fase si compone di principi per promuovere investimenti e permettere l’utilizzo di infrastrutture realizzate da BT openreach a tutti gli operatori.

E’ chiaro che una politica del genere si può attivare solo perché esiste una divisione della rete da chi offre i servizi, altrimenti diventa difficile…

Regulatory principles to promote investment and fair competition

Ofcom’s statement sets out the overall approach on future regulation of super-fast broadband services. The five main elements to promote private sector investment and competition are:

Promoting investment

  1. Pricing freedom. Communication providers such as BT will have the freedom to price wholesale super-fast broadband products themselves without any regulatory intervention. This will allow investors to make an appropriate return on their investment, based on the risk they are taking but pricing at a level that the market will bear, given the ready availability of alternative broadband services.
  2. Risk reflective rate of return. In the event of further competition emerging upstream – by companies offering super-fast broadband through passive access – investors will have the opportunity to earn a rate of return that genuinely reflects their costs and the associated level of risk.
  3. Efficient networks. Ensuring that inefficiencies are not built into the deployment of super-fast broadband that could result in a barrier to investment. For example, ensuring that two sets of engineers are not required to service the same request and avoiding excessive complexity of business systems needed to support the network.

Securing competition

  1. Wholesale access for all. Ofcom will support new active fibre-based wholesale products offered by BT. This will require Openreach to offer fibre-based broadband services to other providers – including BT Retail – on equal terms and without favour.
  2. Encouraging future competition. Allowing companies to invest alongside BT when networks are built, or ensuring that new infrastructure will support further future competitive investment should demand arise.
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Confronto performance: cellulare, WiFi, WiMax

Negli Stati Uniti hanno fatto un test per confrontare le performance delle reti wireless.

In linea di massima, ne è venuto fuori vincente il WiFi. Sia considerando la tecnologia mediamente disponibile, anche se la availability della rete mobile è l’unica che si avvicina al 90%.

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Sia considerando la migliore sul mercato.

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Per la rete mobile hanno provato reti CDMA e HSPA.

E’ chiaro che in futuro Internet in mobilità sarà dato per scontato e quindi tutte le tecnologie parteciperanno nei loro segmenti e ognuno con finalità diverse. Nessuna eliminerà le altre, come per i trasporti si aggiungono modalità e difficilmente si eliminano quelle più vecchie a favore di quelle nuove.

Il test è stato condotto da Novarum in numerose città americane.

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IPTV: Telefonica, Telia e la Francia

Telefonica ha acquisito solo 23mila abbonati IPTV nell’ultimo trimestre del 2008. In realtà non sono pochissimi tenuto conto di come stia andando male in tutti i Paesi (con l’esclusione della Francia).

Complessivamente gli abbonati IPTV di Telefonica in Spagna sono poco più di 600mila.

Telia Sonera nell’ultimo trimestre ha raccolto meno di 30mila abbonati IPTV ma in 5 Paesi diversi:

  • Svezia 4,000 nuovi per un totale di 324,000
  • Norvegia nessun nuovo abbonato (!)  e sono 10mila in totale
  • Danimarca nessun nuovo abbonato (!)  con mille abbonati
  • Lituania 19mila nuovi abbonati con 67mila totali
  • Estonia 4mila nuovi abbonati con 75mila totali

In Francia ci sono oltre 5 milioni e mezzo di abbonati IPTV su un totale di 16 milioni di accessi broadband. Una penetrazione altissima che non si riscontra in altri Paesi europei.

Fonte:  telecomview

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Telecom Brasil

In questi minuti le agenzie di stampa hanno battuto la notizia che Telco ha l’obbligo di OPA su Tim Participacoes, sulla base di una comunicazione dall’authority brasiliana (Comissao de Valores Mobiliarios).

Sul sito di Telecom Italia non ho trovato la nota citata dalla notizia.

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IPTV: articolo sul Corriere di oggi

Ho visto il titolo dell’articolo e mi sono ovviamente incuriosito. Non capita spesso di veder scrivere una doppia pagina piena sull’IPTV (oltretutto a pagina 10, non 40). Proprio oggi avevo già pensato alla chiusura dell’IPTV di Tiscali (che infatti nell’articolo non è citata come offerta presente sul mercato).

Purtroppo lo scopo dell’articolo proprio non l’ho capito. Viene presentata l’IPTV come una novità (in Italia c’è quasi da 10 anni) e come se ci fossero importanti sviluppo nel futuro prossimo ma non ve n’è traccia nell’articolo. E’ vero che IPTV e NetTV – la prima basata su Set Top Box e la seconda invece su browser – sono un nodo importante dello sviluppo del mercato dei contenuti/pubblicità ma sarebbe stato bello leggerne i veri motivi.

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Inoltre, nessun accenno al fatto che le console sono già una specie di IPTV, che i televisori di ultima generazione possono prevedere l’accesso ad Internet diretto, ecc..

Per curiosità sono andato sul sito del Corriere per leggere i commenti all’articolo: solo 5 commenti di qualche lettore deluso dai servizi di IPTV. Dopodiché è stata chiusa la possibilità di fare commenti…

Telecom Italia sembra comunque che non voglia mollare sull’IPTV, quindi vedremo cosa succederà nel 2009, anche perché (e questo è giustamente annotato nell’articolo) anche i broadcaster (sia Pay che tradizionali) si stanno muovendo e sono quelli che veramente potrebbero far smuovere il mercato in Italia. Sky non solo vende accessi broadband in UK ma ha anche un’offerta di contenuti da fruire via web.

link all’articolo sul corriere

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IPTV di Tiscali: chiude

Sul sito di Tiscali non si trova più nessun riferimento all’offerta IPTV di Tiscali e su tv.tiscali.it si parla di inconvenienti tecnici.

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In realtà, gli abbonati sono stati già avvisati che dal primo gennaio 2009 il servizio sarà soppresso:

Gentile Cliente,

desideriamo informarti che a seguito di una ridefinizione del portafoglio prodotti, l’erogazione dei canali di Tiscali TV sarà sospesa a partire dal 1° gennaio 2009. I canali trasmessi in digitale terrestre saranno fruibili tramite il decoder Tiscali fino al 15 gennaio 2009.

Tutti i canoni del servizio Tiscali TV del mese di dicembre e fino al 15 gennaio 2009 saranno erogati a titolo gratuito.

Nessuna variazione sarà apportata a tutti gli altri servizi Tiscali, che resteranno regolarmente attivi e non subiranno alcuna modifica di prezzo o prestazioni.

Restiamo a tua disposizione per eventuali chiarimenti, e, nel ringraziarti per la fiducia accordataci, cogliamo l’occasione per farti i nostri migliori auguri per le imminenti Festività.

Cordiali saluti,

Servizio Assistenza Clienti Tiscali

L’IPTV in Italia ha sempre sofferto a causa del suo posizionamento di fascia alta e per un’offerta della TV (sia generalista, sia pay) che non da molto spazio. Fastweb è da tempo che non dichiara più quanti siano gli utenti della sua IPTV e i concorrenti, Telecom Italia e Wind, non hanno certo brillato.

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Nuova organizzazione in Telecom Italia

Proprio un paio di giorni prima di Natale è uscito il comunicato sulla nuova organizzazione di Telecom Italia, oltre all’annuncio dei 28 Mbps sulla rete mobile per l’accesso dati.

Uno stralcio:

La direzione Domestic Market Operations, affidata a Oscar Cicchetti, sarà organizzata su tre macro aree:

• Consumer Market, affidata a Carlos Lambarri, che avrà la responsabilità della clientela consumer e si focalizzerà sull’aumento dell’uso dei servizi innovativi di rete da parte di individui e famiglie, sulla difesa delle quote di mercato nei servizi tradizionali e innovativi, nel fisso e nel mobile.

• Business Market, affidata a Pietro Labriola, che avrà la responsabilità della clientela business e centrerà la propria azione sulla promozione dell’uso delle tecnologie ICT da parte delle piccole e medie imprese e dei clienti SOHO puntando a difendere ed aumentare le quote di mercato nei servizi tradizionali e innovativi, nel fisso e nel mobile.

• Top Clients & Networked IT Services, affidata a Gianfilippo D’Agostino, avrà la responsabilità di accrescere il valore della base clienti Top, Large Account ed Enterprise affiancando le grandi aziende dell’industria e dei servizi, le banche e la pubblica amministrazione nella trasformazione dei processi di business.

Quindi non c’è più Nanni (clienti Top), è stato preso il direttore generale di Hansenet (la società tedesca acquistata da Fastweb tempo addietro) per l’area consumer. Inoltre, Mazzitelli (a capo di Sparkle) è stato messo a capo della funzione International Operations; Sparkle vende banda sul mercato B2B internazionale, va bene ma – se ho capito bene – sarà ceduta a breve.

Link al comunicato

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Open IPTV o come la vogliamo chiamare…

Piano piano stanno prendendo forma diversi progetti di IPTV aperta o quasi. Non si tratta di evoluzione dell’offerta degli operatori di telecomunicazioni ma più che altro il desiderio di broadcaster e content provider di portare contenuti VOD sulla televisione.

Negli Stati Uniti i set top box per accedere a contenuti via Internet sulla TV stanno moltiplicandosi – vedi Netflix, Blockbuster, Tivo -  e sono già negli scaffali, ma queste sono tutte con walled garden.

In Europa ci sono diverse iniziative ma ancora quasi nulla disponibile.

Nel Regno Unito BBC, ITV e BT si sono uniti per creare un set top box che porterà sulla TV contenuti provenienti da diversi mondi e sarà (se ho capito bene) anche aperto a soluzioni come Joost e Babelgum. Nell’idea e per non far arrabbiare OFCOM (il regolatore) dovrebbe essere quindi in grado di funzionare come un feed RSS. Se ho dei contenuti da offrire mi creo un widget che permette al mio set top box di accedere alla mia library.

Questi nuovi STB che si vanno delineando hanno tutti ovviamente anche il digitale terrestre e magari anche funzioni PVR.

Il progetto italiano Reeplay.it ne metterà uno completamente aperto sul mercato entro gennaio o giù di li (o almeno così ha detto Quinta). Queste le caratteristiche:

  • Doppio tuner DTT
  • Client reeplay.it
  • PVR 160GB
  • Client videocall
  • Podcasting (http, ftp, bittorrent; miro; last.fm; youtube)
  • Streaming da PC con UPnP o upload con HTTP e FTP
  • Outputs: Hdmi, SCART Composite video, Analog audio, Optical Spdif
  • Expansions: 2xUSB 2.0
  • Network: RJ45 Ethernet 10/100, Wi-Fi b/g/n with optional USB accessory
  • Antenna: dual DVB-T tuner with pass-through
  • Stream/file formats: MP4-MOV, AVI, ASF-WMV, MP3, MPEG-TS, MPEG-PS
  • Video codecs: MPEG-2, H.264, WM9, DIVX, XVID
  • Audio codecs: MP2, MP3, AAC, AAC-HE, WMA
  • Available runtime for applications: Javascript 1.5 (with HTML 4, XHTML 1.0, CSS 2, XHR)

Ci sono anche broadcaster in Italia che stanno pensando al proprio set top box… sarà interessante vedere cosa succede…

Tipicamente, dato che si tratta di un mercato di nicchia (per ora), il modello aperto (se costa molto poco) sarà adottato dagli innovatori (pochi ed esigenti), per poi lasciare spazio a quelli dei player muscolosi appena la gente ha capito di cosa si tratta, si definisce uno standard (nel senso che la gente parlando non ci mette 5 minuti solo a capire di che cosa si stia discutendo) e si industrializza il tutto…o no ?

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