Radio digitale: RAI ed il DMB
L’articolo sul 24Ore di ieri mi ha ricordato che la RAI tempo fa ci ha mostrato un aggeggio portatile molto piccolo, dal costo inferiore ai 100 euro. Permette di ascoltare la radio in digitale ma anche di ricevere – in modo limitato – immagini e video; stranamente di quest’ultimo punto Mele non dice niente sull’articolo, mentre si tratta di un argomento di cui vorrei sapere di più perché non conosco bene i limiti della tecnologia per quanto riguarda la possibilità di fare TV.
Si tratta dello standard coreano Dmb, le cui sperimentazioni erano cominciate quasi un anno fa.
Il suo vantaggio è anche quello di avere un costo di deployment molto ridotto (molto ma molto più basso del Dvb-h).
Dopo che la RAI a Roma trasmette da tempo, entro aprile partiranno le sperimentazioni a Venezia e Bologna.
La radio è chiaro che si debba evolvere come gli altri media. Non è più possibile che non si sappia quale brano o trasmissione si stia ascoltando, non ha senso. Inoltre, il mercato pubblicitario radiofonico è in crescita da diversi anni con tassi ben superiori a quelli medi.
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