Archive for the 'Social Media' Category

Calcio e Social Networking

Mi sembrava proprio strano che non si fosse ancora lanciato nessuno nel Social Networking calcistico. In effetti, si tratta di una community già pronta e solo da cogliere.

La prima domanda che mi sono fatto quando ho visto qualche settimana fa – in occasione degli europei -  la nascita di questo social networking è stata: ma come mai non l’ha fatta un italiano, o almeno un europeo…. o dei brasiliani…beh il progetto è stato realizzato in israele (anche se in realtà ho poi scoperto che è partito da Londra il progetto).

Gli esperti di calcio mi dicono sia molto divertente (mi fido di te luciano). Le mie competenze calcistiche è meglio lasciarle perdere e quindi ho solo potuto notare la semplicità e le modalità interessanti di coinvolgimento della community.

Attualmente, il sito è in inglese, spagnolo e tedesco; ci sono solo 3 gruppi italiani: i fan della Roma, dell’Inter e di Kaka…

Ho visto una sessantina di italiani registrati e in totale sono circa 3000.

Siamo solo all’inizio, vediamo se riuscirà a prendere piede; resta il fatto che dare spazio online a community già esistenti sia la soluzione più facile per creare qualcosa di interessante. Al contrario, cercare di creare una community che non esiste nella realtà è una forzatura ed è molto dispendiosa in termini di mezzi da mettere in campo.

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TheWB.com mette a disposizione la library Warner Bros

Warner Bros ha lanciato un nuovo portale per offrire la sua library di telefilm (es. Friends, OC, Smallville) che si chiama TheWB.com . Rispetto a tutte le altre iniziative di net tv lanciate ultimamente è interessante osservare che questo progetto  non vuole spingere audience dal web alla tv tradizionale ma vuole proprio avere un ritorno diretto dall’ADV sul sito e valorizzare la library, è considerato uno spin off a tutti gli effetti che deve ripagarsi le spese.

Ovviamenet in Italia non si può vedere, questo è il messaggio che viene mostrato:

Comunque è da pochi giorni online in beta chiusa, quindi difficile accedervi anche oltre oceano.
Una elemento veramente interessante è l’applicazione per Facebook che vorrebbe legare gli appassionati dei personaggi dei telefilm che sono su questo Social Network. In questo modo tutti gli amanti di un telefilm o di un attore possono legarsi e ricevere annunci correlati.

E’ chiaro che i broadacaster, come molti altri, stanno tastando il terreno da tempo per capire come e quanto sia possibile sfruttare le proprie library online. A quando anche in Italia in modo strutturato ?

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Social Networking sul cellulare in UK

Sono usciti alcuni dati interessanti sull’utilizzo dei Portali di social networking attraverso la telefonia mobile.

Nielsen ha rilevato che oltre 500mila utenti mobile accedono a Facebook e 200mila a MySpace, dati di tutto rispetto ma chiaramente bisognerebbe sapere anche per quanto tempo e quante volte per avere un quadro completo.

Si può ragionare sul fatto che il 6% degli utenti di Facebook accede attraverso uno schermo di un telefonino… quindi si tratta proprio di clienti più che heavy user…

Per MySpace la percentuale si riduce al 4%, che rappresenta un po’ la media, mentre per Flixster – una community dedicata al cinema – supera il 7,5%, niente male.

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il Social Networking non porta soldi a nessuno ?

Da diverso tempo si discute sul fatto che i siti di Social Network non generino i ritorni che in tanti si aspettavano.

MySpace fattura un bel gruzzoletto – sebbene di oltre il 10% inferiore alle aspettative di Murdoch – ma in gran parte deriva da un accordo con Google nel 2006 (scadenza 2009) che è molto favorevole al portale (Google infatti si lamenta).

Social Networking revenues

In realtà, il problema è che questi portali hanno iniziato da poco a sperimentare veramente con la pubblicità e che esistono così tanti network online che gli utenti fanno abbanstanza in fretta a cambiare.

Inoltre, sono sempre convinto che le community più interessanti in futuro saranno quelle più piccole e verticali. Questo non vuol dire che MySpace e Facebook avranno un ruolo rilevante, semplicemente penso che si trasformeranno lentamente per migliorare e gestire gruppi più omogenei.
E’ chiaro che Google e gli altri non stanno a guardare

Comunque con tutti i suoi utenti e la valutazione stellare che ha avuto Facebook, nel 2007 ha raccolto meno di 150 mn di dollari, e sembra che Microsoft incrementerà la sua quota. Tutti i portali si Social Networking messi assieme valgono circa il 4% del mercato pubblicitario americano online … non moltissimo tenendo conto che i due leader sono fra i siti più visitati in assoluto.

Nel primo giorno di vendita il gioco GTA4 ha fatto 300 milioni di dollari… ma questa è un’altra storia.

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MySpace: da social networking a…

La monetizzazione dell’audience su MySpace non è certo andata come previsto (sebbene Google paghi un bel minimo garantito di pubblicità), far fruttare i portali si Social Networking è sempre molto delicato. MySpace ha senza dubbio seguito la strada dell’aggregatore di contenuti.

Dopo l’offerta di programmi televisivi (attraverso Hulu vedere questo post e quest’altro), è stato lanciato il servizio MySpace Music. Saranno venduti mp3 – quindi senza protezione – delle band presenti sul sito, con accordo con tutte e quattro le Major.

Tutto questo non mi sembra che aggiunga un gran valore per gli utenti di MySpace… mmm … è da tempo che ha perso l’appeal di una volta ed i concorrenti si sono mossi molto meglio.
Sembrano intenzionati più a sperimentare con i contenuti video, con la speranza di acquisire audience e pubblicità video che a fornire nuove feature interessanti ed innovative.

MySpace TV Primetime

MySpace Music

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Open Social: annuncio col botto ?

In contemporanea con l’apertura di OpenSocial (la piattaforma di Google per il Social Networking ) è arrivato l’annuncio dell’accordo con MySpace.
Praticamente tutti contro Facebook. L’enfant prodige del Social Networking si trova tutti contro…

07googleopensocial.JPG

link a Open Social

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Domani apre Google OpenSocial

Domani ci sarà l’annuncio ufficiale di OpenSocial, la piattaforma aperta di social networking che Google vuol far diventare standard…
Ad oggi le piattaforme che hanno accettato di utilizzare lo standard sono LinkedIn, hi5, XING, Friendster, Plaxo, Ning, Oracle, salesforce.com oltre ovviamente ad Orkut (proprietà di Google).

Sarà interessante vedere se la potenza di fuoco di Google gli permetterà di mettere la bandierina anche su questa fetta di mercato online. Il punto di forza di questa piattaforma è proprio la riutilizzabilità di applicazioni fra i diversi social network.

Google Opensocial

Oggi Facebook è la piattaforma più frizzante proprio perché ha aperto a tutti (posso integrare tantissime applicazioni sviluppate dagli utenti sulla mia pagina personale ) la possibilità di aggiungere funzionalità alla piattaforma, ma ovviamente per fare ciò si crea qualcosa che funziona solo su Facebook. L’idea di Google è di permettere di sviluppare su una piattaforma condivisa e aperta: questo mi permette di creare funzionalità/applicazioni che possono essere utilizzate su tutte le piattaforme di social network che aderiscono.

Battelle ha già dato un’anticipazione dell’annuncio di domani (vedi post).
Dovrebbe essere accessibile da domani il sito per sfruttar le API di integrazione, anche Technocrunch ne parla. Il post da leggere è forse quello di Marc Andreessen (fondatore di NetScape).

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Social media

I Portali cosiddetti Social Media continuano ad incrementare il traffico generato e a raccogliere pubblicità. I dati e le analisi di queste aree di Internet ormai sono all’ordine del giorno.
Su BusinessWeek (11 giugno) vengono evidenziati i dati di crescita del traffico generato negli Stati Uniti: i Portali Social Media sono passati dal 2% al 12% in un anno.

La partecipazione a questi Portali è, come spesso accade, piramidale e ci si riallaccia alla regola dell’1% proposta tempo fa; i cosiddetti editori sono sempre una minima percentuale rispetto a chi ne fruisce, quindi ecco chi crea i contenuti rispetto a chi li utilizza:

  • You tube 0,16%
  • Flickr 0,2%
  • Wikipedia 4,59%

bweeksocial.gif

E’ stata fatta anche un’analisi della partecipazione ai portali di Social Media per classi di età e chiaramente emerge la preponderanza dei giovani, soprattutto fra i 18 ed i 21 anni.

bweeksocial2.gif

Contemporaneamente ho ricevuto i dati di eMarketer sulla creazione dei contenuti da parte degli utenti che mostrano dati interessanti, sebbene non confrontabili con i precedenti.
Innanzitutto ricordiamoci che gli utenti Internet statunitensi sono il 69% della popolazione – quindi oltre 200milioni -, secondo eMarketer quasi 64milioni creano contenuti (non solo UGC ma anche forum, pagine personali, pubblicazione foto…) su 69 che fruiscono di questi contenuti.

emarketusercreator.gif

Insomma se uno guarda i primi dati pensa che siano pochissimi quelli che creano rispetto a quelli che fruiscono, se si osservano questi ultimi invece sembra il contrario. E’ chiaro che sono due analisi diverse ma comunque qualcosa non mi torna.

Infine, sempre su Business Week (2 luglio) si trovano indicazioni sulle città più importanti per la blogosfera (dati di Feedburner): fra le più importanti risulta Roma, che è l’unica città europea insieme a Londra e Madrid; ogni tanto non siamo fanalino di coda.

Da tutte le analisi sugli utenti web avanzati – detti anche 2.0 – di tutti i Paesi, emerge che si comportano in modalità simile. Esiste una vera e propria comunità internazionale e trasversale che rappresenta un nuovo segmento di utenti che non è mai esistito – soprattutto per i pubblicitari -.

Il tempo dedicato ad Internet ed alla creazione/condivisione di propri contenuti continua a viaggiare ad una velocità simile alla crescita della pubblicità… sarà un caso ?

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