Archive for the 'Set top box' Category

Quale sarà il ruolo della pubblicità video su Internet ?

Oggi la pubblicità su Internet in Italia rappresenta circa il 5% del mercato complessivo pubblicitario. In alcuni Paesi questa percentuale ha già superato la soglia del 10% – in UK siamo ormai al 13% – ma il formato video ha un ruolo abbastanza limitato. eMarketer afferma che nel 2007 arriverà a rappresentare il 3,6% della pubblicità online.

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E’ chiaro che i driver per lo sviluppo di questo formato sono la diffusione di contenuti video (UGC, NetTV, ecc.) e la diffusioni di connessioni banda larga che permettano prestazioni tali da non intasare la connessione degli utenti.
Nella maggior parte dei casi i portali UGC sono ancora in una fase di sperimentazione dell’adv video; la NetTV è ancora in fase beta, se non alfa, mentre la banda larga è stata ormai adottata dalla maggior parte degli utenti Internet ma con una velocità ancora abbastanza contenuta – i cable operator offrono spesso 2Mb e le ADSL che promettono di più spesso sono anche più lente – e, in quasi tutti i Paesi, ci sono aree senza possibilità di accedere alla banda larga.

Siamo proprio nel mezzo del guado e in realtà le previsioni di eMarketer mi sembrano molto prudenti: si aspettano che nel 2010 la pubblicità online rappresenterà il 9,8% di tutta la pubblicità online ed il 3,6% di quella televisiva. In realtà, tutto dipenderà dalla velocità di adozione di set top box che permetteranno di accedere ai contenuti via Internet e questo, a mio parere, sarà lento nei prossimi anni ma a partire dal 2009/2010 ci sarà una “quasi boom”; dico “quasi boom” perché non si tratterà certo di un fenomeno di massa, Internet avrà quasi 30milioni di connessioni in Italia ma quanti saranno attirati dai contenuti video di Internet sul televisore è un’altra faccenda.

Un argomento da approfondire.

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Console: il set top box già pronto per la NetTV

Le console per giocare sono dei perfetti Set Top Box per vedere la TV ed i video su Internet. Nella maggior parte dei casi già pronte alla connessione Internet con capacità di gestione di codec video più che sufficiente, semplicità di utilizzo e probabilmente in futuro con software di distribuzione P2P.

La strada per arrivare su di un Set Top Box per Joost, Babelgum e le diverse forme di TV è ancora lunga. La console potrebbe essere una scorciatoria, almeno inizialmente. D’altra parte l’accesso al TV Set è inevitabile per poter raggiungere il mercato di massa (pubblicitario).
Inoltre, le famiglie che possiedono una console non sono certo poche. In Europa, la penetrazione nelle famiglie è di oltre il 50% in Uk, del 30-35% in Francia e Germania e di circa il 20% in Italia. E questi numeri sono in crescita, in alcuni casi sono dati superiori a quelli di penetrazione di PVR.

Una fetta di queste famiglie utilizza già la console per accedere a contenuti online Microsoft ha quasi 6 milioni di utenti sulla piattaforma Microsoft Live. Non solo permette di giocare online ma si possono acquistare film e telefilm (anche in HD) ed inoltre, lo sviluppo della piattaforma LiveStation porterà la NetTV in P2P sulla console.

Nintendo e Sony sono più indietro su quest’area, nonostante abbiano annunciato canali video e iniziative per aprire l’accesso alle famiglie con console anche a partner esterni (mentre Microsoft lascia intendere che continuerà con il walled garden), oggi non c’è molto su questo fronte. Per quanto riguarda i dati di vendita , la Wii è vincente – almeno in Giappone – e quindi fa ben sperare per uno sviluppo del canale online.

In Giappone nell’ultimo mese (giugno) Nintendo ha stracciato i concorrenti, le unità vendute:

  • 270.974 Wii
  • 41.628 PS3
  • 17.616 Xbox 360

I dati di vendita danno un quadro molto chiaro del successo ottenuto grazie ad una console poco avanzata dal punto di vista della potenza grafica ma innovativa dal punto di vista della giocabilità.
E’ chiaro che la PS3 è svantaggiata da un costo molto elevato e che Xbox ha avuto sempre difficoltà a sfondare il mercato giapponese, ma la differenza è abissale.

Anche se i numeri a livello mondiale non sono esattamente confrontabili, ci danno un’indicazione della situazione:

  • 8,1 mni Wii vendute (luglio 2007)
  • 3,6 mni PS3 vendute e 5,5 distribuite (aprile 2007)
  • 11,6 Mni Xbox 360 distribuite (luglio 2007)

Continua la battaglia per l’intrattenimento delle famiglie… con l’aggiunta del futuro della NetTV su questi Set Top Box.

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iPhone e AppleTV

Il 2007 per Apple segna l’entrata in nuovi mercati da quando è stato introdotto l’iPod: quello dei set top box e quello dei cellulari. Nel 1993 era stato lanciato un palmare – Newton – che come spesso accade per chi vuole innovare, era troppo in anticipo sui tempi, ma non solo, e fu un flop.
Il 29 giugno sarà messo in vendita l’iPhone e Apple rischia ancora: funzionalità avanzate, apertura limitata – tipica dei prodotti Apple – e costo leggermente elevato potrebbero renderlo appetibile solo per una ristretta nicchia di utilizzatori.
Engadget ha fatto una breve recensione, mettendo in evidenza anche diversi difetti.

Date un’occhiata alle feature dell’iPhone in questo video (parte 2 e parte 3).

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=XpXmWpZmMRs[/youtube]
Attualmente, l’unico mio interesse per iPhone e AppleTV è la capacità di Apple di stimolare la concorrenza e l’innovazione. Nonostante i prodotti Apple non abbiano quasi mai inventato nulla di completamente nuovo, la loro capacità di unire tecnologia e design è quasi sempre superiore alla concorrenza.
Resta poi il fatto che la volontà di garantirsi delle rendite superiori, creando dei sistemi chiusi è sul lungo periodo destinato ad essere punto a sfavore. AppleTV nasce così: permette di vedere sul televisore ciò che arriva da iTunes; anche se si potrà vedere YouTube in futuro e in Rete si trovano già modifiche software che permetterebbero anche di installare Joost. A fine marzo 2007, iTunes aveva venduto:

  • 2,5 miliardi di brani
  • 50 milioni di programmi TV
  • 2 milioni di film

AppleTV potrebbe essere il traino per le vendite dei contenuti video di iTunes ma non mi risultano dati di vendita grandiosi … potrei sbagliarmi… comunque se dovesserò veramente riuscire a far spiccare il volo al mercato home video online, sarebbe un gran bel risultato.
La concorrenza si sta muovendo ed entro la fine dell’anno inizieranno ad esserci diverse offerte sia di Set Top Box chiusi, cioè legati ad un fornitore di contenuti, sia aperti con possibilità di accedere ad un qualsiasi RSS da TV. E’ chiaro che questi ultimi dovrebbero rappresentare la scelta ideale del mercato ma la necessità di qualità e semplicità (dopo un prezzo contenuto) non sempre premiano le soluzioni migliori.

Un anno di sfide importanti per Apple che spera, anche con Parallels Desktop, di attirare nuovi utenti sulla piattaforma Mac, in un modo (iPod) o nell’altro (AppleTV).

La realtà dei fatti è che 2 anni fa le azioni erano a 40 dollari e oggi sono a 123.

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La corsa dei client video

Nell’ultimo anno sono state avviate numerose iniziative legate ad un client video: lo scopo è diventare il telecomando della futura NetTV, sostanzialmente fungono da aggregatori di contenuti e offrono funzionalità di community tipiche Web2.0.
E’ chiaro che chi riuscirà a definire uno standard – nel senso di punto di riferimento per gli utenti – avrà un forte potere sul futuro mercato della televisione non lineare.

Possiamo provare a definire due filoni principali di questa corsa al client: da una parte gli aggregatori aperti e dall’altra aggregatori chiusi. Nel primo caso si tratta di iniziative che non acquistano contenuti o comunque non realizzano particolari accordi con chi possiede i contenuti ma piuttosto rendono disponibile quello che è già liberamente accessibile su Internet. Al contrario, gli aggregatori chiusi invece sono alla ricerca di contenuti di qualità da inserire sulla propria piattaforma.

Quindi, i primi si configurano più come dei motori di ricerca evoluti per i contenuti video, mentre i secondi sono più simili ai broadcaster televisivi; ovviamente nasceranno – esistono già – modalità intermedie.

Questa definizione potrebbe non essere corretta al 100%, ma ci è utile per capire la differenza fondamentale nei modelli di business che sono legati mani e piedi a come viene gestita la pubblicità. Adobe Media Player offre una piattaforma che permette di gestire la pubblicità a chi possiede il contenuto, Veoh TV aggrega video esistenti che possono avere la loro pubblicità già all’interno, oltre ad inserire della propria pubblicità; infine, Joost e Babelgum gestiscono direttamente tutta la piattaforma pubblicitaria; questa differenza è sostanziale.

Quale modalità preferiranno i Broadcaster, Major cinematografiche e produttori di contenuti in generale ? Controllo diretto sulla pubblicità o disintermediazione da parte dei new comer ? Oppure tutte le modalità saranno sfruttate ma differenziate per target ?

Il passo successivo di tutti questi strumenti è ovviamente quello di uscire dal PC e atterrare sul televisore, fino a quando questo accadrà il valore di questo mercato non potrà esplodere, soprattutto a livello nazionale.
La TV tradizionale, sebbene perda spettatori, ha un’audience media irrangiungibile per Internet, ma questo potrebbe anche non essere un difetto.

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You Tube attraverso Apple TV

Nel prossimo futuro sarà possibile vedere You Tube attraverso l’Apple TV.

E’ chiaro che Jobs e Apple stanno cercando di capire se possono diventare il nuovo set top box per portare Net TV e UGC sul televisore di tutti, controllando anche i contenuti, dato che non è l’utente che può decidere i canali.

Attualmente, Apple TV è troppo chiuso per poter essere appetibile per il mass market.

Staremo a vedere chi vincerà… Sony ha già iniziato a proporre l’accesso a Portali video dai suoi televisori Bravia.

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