Archive for the 'Set top box' Category

Internet ruba spazio alla TV ?

E’ ormai qualche anno che si parla di questo argomento, ma alla fine non sembra che questo succeda.

Anche nell’ultimo rapporto Nielsen sugli Stati Uniti, emerge che la TV continua per la sua strada mantenendo degli ottimi livelli di audience.

Monthly Time Spent in Hours:Minutes Per User 2+
Activity 2Q 09 1Q 09 2Q 08 % Diff Yr to Yr
(2Q 09 to 2Q 08)
Absolute Diff Yr to Yr
(2Q 09 to 2Q 08)
Watching TV in the home* 141:03 153:27 139:00 1.5% 2:02
Watching Timeshifted TV* 7:16 8:13 6:05 19.5% 1:11
Using the Internet** 26:15 29:15 26:29 -0.9% 0:14
Watching Video on Internet** 3:11 3:00 2:12 45.5% 0:59
Mobile Subscribers Watching Video on a Mobile Phone^ 3:15 3:37 3:37 -10.0% 0:22
Source: The Nielsen Company

Quindi sembrerebbe che semplicemente che la pubblicità, come è sempre accaduto, segue l’andamento dei cicli economici; vediamo se con la ripresa del prossimo anno (se ci sarà) come si comporterà.

Internet ad oggi rappresenta soprattutto un problema per gli editori cartacei: se non ci si è creati un nocciolo duro di lettori attraverso una pubblicazione di qualità è dura, non si può combattere Internet che con l’approfondimento, l’informazione verticale e soprattutto di altissima qualità.

Per la TV i tempi saranno più lunghi ed il punto centrale sarà l’evoluzione della TV Internet  Enabled. I widget per i televisori sono una realtà dietro l’angolo per il mercato di massa.

Negli Stati Uniti chi ha la TV via cavo o IPTV inizia a vedere la gara dei fornitori ad inserire widget sui set top box per far accedere a servizi Internet (vedere il servizio Fios). Oltre al fatto che iniziano ad essere offerti anche servizi a 100 Mb, ma con prezzi abbastanza elevati. Se ho Hulu sulla televisione e sul PC dove preferisco vedere i contenuti video ? Non mi sembra ci siano dubbi (a parte per qualche amico di mia conoscenza che ha lo schermo del PC molto più ampio di quello della TV).

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Alleanze impensabili ?

Prima l’accordo fra RCS ed Espresso per la pubblicità online, adesso Mediaset e RAI per la piattaforma satellitare.

Alleanze che in un primo momento possono sembrare anomale ma che hanno degli obiettivi ben chiari. Nel primo caso il nemico è Google che con i suoi annunci pubblicitari (pay per click) è l’unico che continua a crescere nonostante la crisi. La pubblicità online negli Stati Uniti è complessivamente prevista in riduzione nel 2009, con l’esclusione dell’area dominata da Google.

Nel secondo è Sky: il satellite e le TV tematiche sono il presente (e non il futuro come dice qualcuno).

E’ da anni che è chiaro che le piattaforme PAY con i bouquet tematici sono in vantaggio.

Basta vedere l’esplosione dei canali tematici in Europa:

09canalitematici

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Open IPTV o come la vogliamo chiamare…

Piano piano stanno prendendo forma diversi progetti di IPTV aperta o quasi. Non si tratta di evoluzione dell’offerta degli operatori di telecomunicazioni ma più che altro il desiderio di broadcaster e content provider di portare contenuti VOD sulla televisione.

Negli Stati Uniti i set top box per accedere a contenuti via Internet sulla TV stanno moltiplicandosi – vedi Netflix, Blockbuster, Tivo -  e sono già negli scaffali, ma queste sono tutte con walled garden.

In Europa ci sono diverse iniziative ma ancora quasi nulla disponibile.

Nel Regno Unito BBC, ITV e BT si sono uniti per creare un set top box che porterà sulla TV contenuti provenienti da diversi mondi e sarà (se ho capito bene) anche aperto a soluzioni come Joost e Babelgum. Nell’idea e per non far arrabbiare OFCOM (il regolatore) dovrebbe essere quindi in grado di funzionare come un feed RSS. Se ho dei contenuti da offrire mi creo un widget che permette al mio set top box di accedere alla mia library.

Questi nuovi STB che si vanno delineando hanno tutti ovviamente anche il digitale terrestre e magari anche funzioni PVR.

Il progetto italiano Reeplay.it ne metterà uno completamente aperto sul mercato entro gennaio o giù di li (o almeno così ha detto Quinta). Queste le caratteristiche:

  • Doppio tuner DTT
  • Client reeplay.it
  • PVR 160GB
  • Client videocall
  • Podcasting (http, ftp, bittorrent; miro; last.fm; youtube)
  • Streaming da PC con UPnP o upload con HTTP e FTP
  • Outputs: Hdmi, SCART Composite video, Analog audio, Optical Spdif
  • Expansions: 2xUSB 2.0
  • Network: RJ45 Ethernet 10/100, Wi-Fi b/g/n with optional USB accessory
  • Antenna: dual DVB-T tuner with pass-through
  • Stream/file formats: MP4-MOV, AVI, ASF-WMV, MP3, MPEG-TS, MPEG-PS
  • Video codecs: MPEG-2, H.264, WM9, DIVX, XVID
  • Audio codecs: MP2, MP3, AAC, AAC-HE, WMA
  • Available runtime for applications: Javascript 1.5 (with HTML 4, XHTML 1.0, CSS 2, XHR)

Ci sono anche broadcaster in Italia che stanno pensando al proprio set top box… sarà interessante vedere cosa succede…

Tipicamente, dato che si tratta di un mercato di nicchia (per ora), il modello aperto (se costa molto poco) sarà adottato dagli innovatori (pochi ed esigenti), per poi lasciare spazio a quelli dei player muscolosi appena la gente ha capito di cosa si tratta, si definisce uno standard (nel senso che la gente parlando non ci mette 5 minuti solo a capire di che cosa si stia discutendo) e si industrializza il tutto…o no ?

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MyMediacenter di Fastweb perde il canale

Come novità autunnale mi hanno riassegnato il canale 12 sul set top box di fastweb dal MyMediacenter al canale Warner Bros. Sono contento del nuovo canale ma avvisare gli utenti con un bel messaggio che spiega come il servizio passi dal canale x al canale y sarebbe più apprezzato.

Invece adesso devo andare sul menù a cercarmi MyMediacenter nell’area fun … sono pigro

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Francia, TF1 offre SetTopBox per il VOD e France Telecom eBook

TF1, il broadcaster francese, ha messo sul mercato un set top box che permette di accedere al suo portale di video on demand dal televisore. E’ come se Mediaset mettesse in vendita un set top box per far comprare e vedere contenuti di Rivideo sulla TV.
Anche se in realtà mi sembra di aver capito che è la società Cezzer che lo ha sviluppato facendo un accordo con TF1, non mi è chiaro quanto sia stata spinta dal broadcaster la concezione del prodotto (www.cezzer.com)
E’ chiaro che TF1 è un po’ più avanti in questo percorso di utilizzare Internet come library a disposizione degli utenti, il VOD in Francia funziona e TF1 ha 450mila utenti unici che hanno acquistato nel 2007 oltre 8 milioni di video.

La library è composta da oltre 3000 titoli, che sono quelli accessibili via web sul portale TF1 Vision. Il servizio ha il difetto di essere basato sul download e non sullo streaming immediato, questo per me lo rende già un prodotto destinato all’oblio… il comunicato afferma che il video prescelto sarà visibile entro 24 ore… buona notte.

Invece, France Telecom poco tempo fa ha annunciato un device – un simil Kindle di Amazon – per poter accedere ai maggiori quotidiani francesi in movimento, infatti il giornale si appoggia alla rete 3G dell’operatore oppure ad una connessione WiFi; si chiama Read&Go.

Inizialmente, i giornali consultabili sono: Le Monde, Le Parisien, Les Echos, L’Equipe e Télérama; sono presenti, già precaricati una trentina di libri.


La memoria del device è da un GB che permette di avere allo stesso tempo 200 giornali caricati.

La particolarità è la presenza della pubblicità, che potrebbe rappresentare il modello di distribuzione futuro dei contenuti. Infatti, in molti settori si chiedono come fare per raggiungere l’utenza in mobilità con servizi e contenuti finanziati dalla pubblicità. E’ chiaro che si tratta di un esperimento ed è attualmente in beta test con utenza amica e con quelli che si sono registrati sul sito della web TV di France Telecom dedicata all’innovazione www.orange-innovation.tv

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Contenuti online: PS3, XBOX, Amazon, iTunes e Netflix

C’è l’assalto alla diligenza dei contenuti online. In questo ultima settimana gli annunci sono stati numerosi e fanno capire la fame di trovare il modello vincente e aggredire Apple sul video dove non ha ancora la leadership come nella musica. iTunes infatti per migliorare il suo servizio ha avviato il noleggio, che si va ad aggiungere alla vendita di contenuti.

Sony ha lanciato questa settimana il servizio di contenuti video da PS3 negli Stati Uniti. Quindi la Playstation attaccata ad Internet permetterà di acquistare film, telefilm, documentari e altro.

Gli accordi con i fornitori di contenuti sono la chiave di questi servizi, Sony ha in catalogo MGM, Lionsgate, Warner, Disney and Paramount; ci sono circa 1200 programmi televisivi e 300 film. Non moltissimi ma è chiaramente all’inizio.
Ci sono anche contenuti in alta definizione ed i prezzi sono di 2 dollari per i programmi TV e 3 dollari per i film a noleggio.

Sony è a sua volta produttrice e quindi già con un suo catalogo; chissà se questo è un vantaggio o uno svantaggio quando deve trattare con i concorrenti per l’acquisto dei diritti.

All’inizio del 2009, il servizio arriverà anche nel Regno Unito.

Microsoft invece questo servizio ce l’ha in ballo da un po’ di tempo e per incrementare l’offerta di contenuti ha fatto un accordo con Netflix, che è un simil Blockbuster che spedisce via posta i DVD negli Stati Uniti ed ha affossato proprio Blockbuster, per accedere alla sua crescente library di contenuti online. Allo stesso tempo Netflix in maggio ha lanciato un proprio set top box (accordo con il fornitore Roku) al costo di 99$ permette di accedere ai film senza sovrapprezzo per gli abbonati al servizio tradizionale. Il modello di Netflix è un po’ particolare, praticamente ti fanno pagare non per quanti DVD noleggi ma per quanti ne puoi avere contemporaneamente a casa; pago il mio canone, 19 dollari mi sembra, e posso avere fino a 3 DVD insieme, appena glieli rispedisco posso averne altri 3. Anche con la XBOX non si dovrà pagare nulla in più se già abbonati di Netflix e la library di Netflix è di 10mila titoli, non male.

Sempre in questi giorni, Amazon ha avviato il servizio di streaming video che si aggiunge a quello di download. Quest’ultimo non ha avuto grande successo, ma d’altra parte obbligare gli utenti a scaricare un software per acquistare film è diverso da andare su un sito web e vedere in streaming all’istante e senza problemi di compatibilità DRM fra MAC e PC. L’immediatezza è una necessità per un utente ed è uno dei punti di forza di Apple, assieme alla semplicità ed al brand.

Mentre sulla musica, Apple ha ormai messo un fosso bello ampio fra lei ed i concorrenti, sul video c’è il televisore di mezzo (o meglio il PC e poi la TV) e quindi è più difficile avere il controllo di questo mercato.

Le console sono lo strumento più efficace per vendere contenuti video. Semplicità, familiarità e sono già sulla TV. Amazon infatti aveva fatto l’accordo con TIVO (uno dei leader nei PVR in USA) perché sperava di saltare a piè pari sulla TV ed anche in questo caso (il nuovo servizio di streaming) è stato annunciato l’accordo per fare arrivare sui televisori Sony equipaggiati con accesso ad Internet, il nuovo servizio di Amazon. Ma la battaglia, oltre che per arrivare sul televisore, è anche sull’ampiezza della library e il nuovo servizi di Amazon dichiara 40mila titoli.

Insomma, negli Stati Uniti la lotta per vendere contenuti video si è infiammata, chiaramente in Europa (escluso UK) i tempi, le modalità e player di riferimento saranno differenti, ma soprattutto non sembra ci possa essere tutta questa concorrenza come oltre oceano.

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Wiiware: il negozio long tail per la console Wii

Le console sono il punto di accesso per contenuti a pagamento online naturale: sono collegate al televisore ed a Internet, in linea di massima come walled garden.

Il servzio WiiWare permette di acquistare giochi a basso costo, anche di produzioni indipendenti, che non troverebbero spazio nella distribuzione tradizionale. In questo modo si cerca di mettere sul mercato anche le idee un po’ particolari che sono “a rischio” commercialmente.

Wiiware in Europa è partito il 20 maggio in Europa con pochi titoli in vendita. Alcuni esempi:

* Dr Mario Online (and demo) – 1000 Points
* Final Fantasy Crystal Chronicles: My Life as a King – 1500 Points
* Star Soldier R – 800 Points
* Toki Tori – 900 Points

Come per la XBOX i costi sono espressi in punti che si possono acquistare con schede prepagate o carta di credito; 100 punti sono un euro.

Attraverso la console era già possibile acquistare servizi e contenuti come per esempio Virtual Console per giocare a titoli delle console Nintendo del passato.

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Anche Sharp offre Internet (walled) sulla TV

Per 200 dollari in più, rispetto al prezzo dell’Aquos, Sharp offre un connettore ethernet sul televisore che permette di accedere a contenuti Internet limitati.

In realtà, più che di Internet si tratta di un walled garden ma siamo solo all’inizio. Infatti, si accederà a contenuti limitati come le informazioni finanziare, metereologiche e non si potrà navigare liberamente. Dal 29 maggio si accederà – in Giappone – ad una versione ad hoc di Yahoo! che è uno dei portali più importanti del Paese.

E’ da più di un anno che Sony ha realizzato un prodotto simile e anche Panasonic ha stretto un accordo con Google per portare YouTube e Picasa sui televisori

annuncio di Yahoo e Sharp

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