Archive for the 'Personale' Category

Blog aggiornato a WordPress 2.5

oggi ho aggiornato il blog alla versione 2.5.

Un grande balzo in avanti, ma solo per chi usa la piattaforma, per chi legge cambia poco.

Oltre alla grafica dell’area amministrativa, è molto utile la gestione integrata degli upgrade dei plugin…ora una passeggiata.

Tutto molto più user friendly. Almeno questa è la prima impressione.

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10 domande ai candidati

per chi non lo avesse seguito, sul Sole24Ore c’è stata una votazione sulle 10 domande da porre ai politici (link).

Purtroppo ho la sensazione che l’iniziativa, seppur molto interessante, non abbia generato quel passaparola che ci si attendeva… adesso siamo nella fase di attesa delle risposte, vedremo cosa ne viene fuori

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La lettera a Bruno Vespa

L’iniziativa della lettera a Vespa mi vede completamente d’accordo. La riporto per averla come ricordo…

Oggetto: Lettera aperta su Blog, Internet e mass media

Egregio Dott. Vespa,

Internet raggiunge nel mondo oltre un miliardo di utenti e in Italia circa 24 milioni di persone. Ogni giorno nascono circa 120.000 blog, per un totale di oltre 100 milioni di blog in tutto il mondo. Nel solo 2007, 44 milioni di persone si sono avvicinate con un ruolo partecipativo al più grande fenomeno sociale, culturale e democratico della storia recente,

In molti paesi autoritari i blogger difendono la libertà d’espressione e la democrazia sfidando la repressione e, talora, andando in prigione per questo. Nei paesi democratici i blogger estendono la libera circolazione delle idee, la comunicazione comunitaria e in definitiva la partecipazione alla vita sociale.

Il blog è diventato uno strumento di comunicazione di massa; piu’ del 25% della popolazione del Canada e del 20% di quella del Regno Unito partecipano a “reti sociali” basate su Internet. In Italia si stimano oltre mezzo milione di blogger, in maggioranza non adolescenti ma giovani e adulti. Sono noti blogger anche alcuni esponenti politici italiani (ricordiamo tra i vari l’on. Gentiloni, l’on. Di Pietro, l’on. Letta, l’on Pecoraro Scanio, l’on Lanzillotta, l’on Storace, l’on. Santachè, …), inclusi candidati premier alle prossime elezioni, e ben un terzo dei parlamentari britannici (incluso il primo ministro).

Ci sembra che demonizzare i blog e il social networking, che sono fondamentalmente espressione di libertà, di democrazia e di socializzazione, sia negativo e antistorico. Ancora peggio è criminalizzare i blog – come cercano talora di fare i paesi autoritari per giustificare le loro censure – solo perchè alcuni – giovani o no – lo usano male. Ci sembra che la trasmissione da lei curata del 21 febbraio 2008, peraltro dedicata ad un altro tema, abbia purtroppo (crediamo involontariamente) generato un sospetto generalizzato verso i blog e il social networking, se non addirittura verso la comunicazione via Internet. Sarebbe, a nostro parere, un errore grave analogo a quello di alcuni intellettuali aristocratici che, tanto tempo fa, condannavano in blocco la televisione perchè … fa male ai bambini e toglie anche del tempo prezioso agli adulti per leggere libri e giornali…

Internet, il social networking e i blog non sono solamente un fenomeno sociale, culturale e politico di enorme importanza. Sono anche diventati i servizi trainanti di un settore economico centrale e strategico per lo sviluppo economico delle economie avanzate: le telecomunicazioni. Le telecomunicazioni sono infatti da un lato un settore a sè stante – che di per sè porta ricchezza e occupazione qualificata e genera fenomeni finanziari economici di prima grandezza – e dall’altro sono un fattore propulsivo decisivo per l’economia nel suo complesso, e in particolare per la diffusione dell’innovazione presso le aziende e le famiglie.

La Commissaria UE Viviane Reding ha piu’ volte ricordato che ben il 50% della crescita del PIL europeo e’ legata allo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), di cui Internet costituisce la spina dorsale. Anche il recente rapporto Attalì per lo sviluppo economico della Francia è pervaso da iniziative di impulso alle tecnologie della informazione e telecomunicazione.

In Italia purtroppo l’economia cresce meno dei nostri omologhi europei anche perché le telecomunicazioni sono nelle posizioni di coda nelle graduatorie internazionali, come del resto lo è la televisione digitale (terrestre, via Internet e via satellite). La scarsa diffusione della banda larga è forse l’indice più significativo della nostra arretratezza nel settore decisivo delle tlc.

Secondo i recentissimi dati diffusi dall’organizzazione degli operatori TLC europei ECTA, il quadro italiano relativo alla banda larga è il seguente:

1. Diffusione della banda larga: L’Italia (16,5) si sta allontanando dalla media UE (19,8) ed è sempre più distante dai paesi comparabili come Francia, UK, Germania. Siamo lontanissimi, ovviamente, dai paesi nordici. Nell’Europa dei 15 siamo superati anche dall’Irlanda, e seguiti da vicino dal Portogallo. In sostanza, la banda larga in Italia è meno diffusa che in altri paesi, a prescindere da circostanze di omogeneità industriale e sociale.

2. Crescita della banda larga nel periodo settembre 2006-settembre 2007 : In Italia vi è stata una crescita del 3%, bassissima se paragonata con altri paesi comparabili, dove la crescita si attesta tra il 5% ed il 10%.

I dati italiani sono gravi non solo perché riflettono una situazione peggiore di altri paesi, ma anche perché indicano la difficoltà del Paese nel recuperare il gap. Anzi, la distanza con il resto d’Europea si va accentuando.

Una corretta comunicazione sui mezzi di informazione di massa riguardo le tecnologie ICT potrebbe contribuire in modo importante ad avvicinare sempre più persone alle telecomunicazioni, ad Internet e all’informatica con ricadute positive per l’intero sistema.

Vorremmo sottolineare che Internet è oggi il principale sistema di comunicazione mondiale assieme alla rete telefonica fissa e cellulare, e rispetto a queste ultime è molto più esteso nelle funzionalità. Come la rete telefonica, Internet viene impiegato per comunicazioni lecite come per quelle illecite. La differenza è che le comunicazioni e le funzionalità di Internet sono nella grande maggioranza dei casi pubbliche e rendono così visibili anche gli usi banali, deviati o addirittura illegali e criminali che purtroppo, proprio per la loro maggiore visibilità in rete, vengono additati come peculiari solo di Internet. Mai nessuno però, giustamente, ha pensato di criminalizzare in maniera generica la rete telefonica, pur essendo noto, antico, esteso e grave l’uso illecito e criminoso delle reti fisse e mobili, come è testimoniato dalle intercettazioni telefoniche rese pubbliche in diverse occasioni.

Discutere pubblicamente dei problemi sociali che Internet inevitabilmente riflette e, fortunatamente, spesso svela al pubblico, è importante ma va fatto mettendo nella giusta relazione gli effetti e le loro cause ed evitando considerazioni semplicistiche e condanne aprioristiche del mezzo.

Secondo noi è importante che non si criminalizzi la rete e che anzi se ne promuova l’uso e la diffusione estesa. La criminalizzazione di Internet tende a confondere gli effetti con le cause e non permette di affrontare adeguatamente i problemi negativi – sociali o criminali – che tutti desideriamo combattere. Una disinformazione su Internet non ne rallenterà la diffusione presso il pubblico competente ma ne frenerà l’adozione e la conoscenza proprio nel pubblico più bisognoso di informazione, spostando in là nel tempo l’occasione di far crescere questo Paese.

Viceversa, una corretta e approfondita informazione può contribuire decisivamente a massimizzare i benefici di Internet e a ridurre invece gli effetti negativi dei nuovi sistemi di comunicazione.

Fiduciosi che in futuro vorrà considerare anche i benefici di Internet e delle telecomunicazioni e non solo i problemi sociali, anche gravi, che essa rivela, le manifestiamo fin d’ora la nostra disponibiiltà a partecipare a un confronto su questi temi che a nostro parere sarebbe importante trattare in maniera approfondita e positiva in una delle prossime trasmissioni che a nostro parere sarebbe opportuno programmare e alla quale, se lei desidera, siamo pronti a dare il nostro contributo di esperienza e competenza.

Restiamo a sua disposizione per ogni eventuale chiarimento e approfondimento e nel frattempo Le porgiamo i nostri più cordiali saluti.

Marco Camisani Calzolari, Blogger, Imprenditore, Chairman Speakage
Gildo Campesato, Giornalista, Direttore del Corriere delle Comunicazioni
Mario Citelli, Blogger, Imprenditore, Direttore Beltel – Mensile di attualità per l’industria ICT
Lele Dainesi, Blogger, Giornalista, Executive Communication Cisco Systems Italy
Luca De Biase, Blogger, Giornalista, Caporedattore Nova24 – Settimanale di innovazione de Il Sole 24 ore
Juan Carlos De Martin, Blogger, Docente Politecnico di Torino – Responsabile italiano Creative Commons
Michele Ficara, Blogger, Imprenditore, Presidente Assodigitale – Associazione Italiana Industria Digitale
Paolo Forcellini, Imprenditore, Segretario Generale Consulta Digitale Assocomunicazione – Confindustria
Alfonso Fuggetta, Blogger, Docente Politecnico di Milano
Enrico Gasperini, Blogger, Imprenditore, Presidente Audiweb – Joint Industry Committee per la rilevazione delle audience online
Enrico Grazzini, Blogger, Analista, Collaboratore Corriere Economia – Settimanale Economico Corriere della Sera
Marco Montemagno, Imprenditore, Conduttore Reporter Diffuso – Sky TG24
Layla Pavone, Blogger, Dirigente, Presidente IAB Forum – Interactive Advertising Bureau
Marco Palombi, Blogger, Imprenditore, Fondatore 1st Generation Network – Associazione imprenditori di prima generazione
Stefano Quintarelli, Blogger, Imprenditore, Past president AIIP – Associazione Italiana Internet Provider
Francesco Sacco, Blogger, Docente e Managing Director EntER – Centro studi per l’imprenditorialità – Università Bocconi
Francesco Siliato, Blogger, Docente Economia dei Media – Politecnico di Milano
Gigi Tagliapietra, Blogger, Imprenditore, Presidente Clusit – Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica
Guido Tripaldi, Blogger, Imprenditore, Presidente Voipex – Consorzio per l’interoperabilità dei servizi Internet

Un po’ di riferimenti: Quinta, Camisani e Montemagno

Speriamo che serva a qualcosa.

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Politica e Internet

La politica con Internet in Italia non ha molto a cui spartire. Una volta ero stato consultato per una normativa relativa alla responsabilità dei provider ed il grado di inconpresione era molto elevato, nonostante gli sforzi da entrambi le parti. Ora sono passati diversi anni ma non mi sempre che sia cambiato molto il grado di comprensione ed interesse (nel senso di sviluppo del Paese).

Però adesso si tratta anche di un mercato che nel 2008 avrà una dimensione consistente dato che dovrebbe raggiungere il milliardo di euro.

Come chiede giustamente marco montemagno (vedi il suo post) quale idea hanno i politici per non rimanere il Paese più sviluppato del terzo mondo ?

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Blog defaced

L’altra notte qualcuno mi ha cambiato la home page … nulla di problematico ma non è bello vedere che è stato manomesso il tuo blog.

Per fortuna solo una questione di file index modificato, tutto il resto era ancora a posto.

Non essendo un esperto di sicurezza, sono ancora all’oscuro di come abbiano fatto; un buco di wordpress ? Avevo appena effettuato l’upgrade…strano. Spero di scoprirlo.

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I costi del delivery video online

Fino a poco tempo fa, il delivery video era un problema su Internet. Bastavano pochi utenti contemporanei per mandare giù siti anche di grandi dimensioni a causa delle risorse necessarie per fare streaming. Oggi la situazione è cambiata e si da per scontato che ci possano essere anche migliaia di utenti che contemporaneamente guardano un video.

Non per nulla le aziende che offrono servizi di content delivery – in primis Akamai – hanno moltiplicato clienti e fatturato.

La distribuzione attraverso soluzioni P2P è sempre alla ribalta ma io lo sempre considerata una modalità ottimale per il download e non per lo streaming. Joost, che dovrebbe sfruttare il P2P per la distribuzione, non mi sembra che ne faccia un gran uso. Chiaro che il loro problema è quello di avere tanti utenti e tanti contenuti differenti; nel caso di un grande singolo evento può essere comunque utile sfruttare una modalità P2P.

Questa tabella di Equinix Corp. mette in risalto l’elevato costo dei Content Delivery Network (Akamai, Limelight…) e l’esponenziale risparmio che si può ottenere col P2P man mano che incrementano gli utenti. Con 1000 utenti il P2P ha un costo di 0,0018 dollari, mentre un CDN arriva a 0,24 dollari.

costi delivery video

Il dato si basa sul download di un video da 1,5GB da un numero crescente di utenti (10, 100, 1000) costo è stato fatto considerando. Se ho capito bene il modello Transit non si appoggia a soluzioni particolari e l’Ibrido utilizza un misto fra i tre precedenti.

Mi piacerebbe sapere come Google fa i suoi conti con la sua infrastruttura per i contenuti di YouTube.

Rimane una certezza, che Internet è veramente inefficiente per distribuire contenuti video.

Un White Paper sull’argomento (via tv over net)

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Buon Natale !

Dopo mascarpone e mousse al cioccolato sono soddisfatto.

I bambini per fortuna non hanno ricevuto nessun regalo mega tecnologico… viva l’analogico … almeno per un po’.

Nel 2008 cosa mi aspetto ?

  • Boom del video advertising online
  • mashup 2.0
  • le nuove iniziative IPTV e MVNO che smuoveranno si il mercato… ma con aspettative eccessive !?

E speriamo che il Paese si accorga di quello che sta accadendo…

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Natale si avvicina ed il tempo manca…

Man mano che si avvicina il Natale si ha sempre meno tempo…

Ho iniziato 10 post diversi e neamche uno è riuscito a vedere la luce. I clienti che vogliono le consegne prima delle feste, i figli con il raffreddore ed il freddo rallentano i riflessi…
Almeno funzionasse Fastweb… invece la TV è morta…o meglio penso sia il set top box che ha deciso di andare in letargo. Non che mi interessi… ma a mia figlia interessava vedere un paio di cartoni…e adesso che si è abituata a chiedere e vedere, è difficile spiegarle che la TV è normalmente di flusso e che quello scatolotto permette di vedere le cose quando vuole lei.

Quindi spero di recuperare tutto il tempo perso appena passata la tempesta di questa settimana.

Alcuni dei post che ho cominciato riguardano:

  • le possibilità di crescita del mercato pubblicitario online
  • l’andamento azionario dei broadcaster negli ultimi anni
  • la cosiddetta Syndication
  • servizi di mash up
  • convegno del politecnico sulle sofà TV, desktop tv…
  • aziende italiane innovative (Neptuny)
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