Archive for the 'NetTV' Category

Youtube migliora qualità e quantità

in questa ultima settimana mi sono reso conto che Picasa mi incita a uploadare filmati su Youtube con limite un giga e anche alcuni video su Youtube hanno la dicitura “guardalo in alta qualità” in basso a destra del video.

Ho visto molti titoli che la chiamano alta definizione ma è un po’ fuorviante, visto che la qualità è migliorata a full screen ma di certo non cambia la vita.

Chissà quanto hanno previsto di incremento dei costi di banda per questo piccolo scherzetto quelli di google…

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Video online negli USA numeri e riflessioni

Luglio è senza dubbio un mese più calmo per l’online. La quantità di video visti online è leggermente inferiore a maggio quando aveva superato i 12 miliardi di video. In luglio siamo appena sotto.

La nota importante è la continua crescita dei minuti dedicati ai video online: oltre 7 e mezzo al giorno (contando solo gli utenti video che sono il 75% degli utenti online).

  • 75 percent of the total U.S. Internet audience viewed online video.
  • Americans spent a total of 558 million hours watching online video during the month.
  • The average online video viewer watched 235 minutes of video.
  • 91 million viewers watched 5 billion videos on YouTube.com (54.8 videos per viewer).
  • 51.4 million viewers watched 400 million videos on MySpace.com (7.8 videos per viewer).
  • The duration of the average online video was 2.9 minutes.

Se faccio la media a spanne dei minuti che passano gli americani a guardare video online arrivo a circa 3 minuti e mezzo (ho fatto il conto con 300 milioni … mi sembra più o meno la popolazione totale).

Stiamo parlando di video brevi, quindi poco a che fare con ciò che passa in TV. Non possiamo affermare che tutti guardino Hulu e WB.com sostituendo la TV con programmi TV via web. YouTube fa sempre la parte del leone, ma è chiaro che l’offerta complessiva di programmi televisivi online è diventata molto completa e i portali che offrono contenuti di alta qualità sul web (quindi telefilm e film) sono molti.

Potete anche andare a vedere cosa fa la BBC in UK, ma anche Channel 4 per capire come il palinsesto personalizzato sia una realtà e di come il passaggio sulla TV dell’ondemand da Internet sia solo una questione industriale… i produttori di televisori sono più lenti a definire standard e implementare l’accesso via broadband a contenuti video da Internet… infatti le console ad oggi sono lo strumento migliore. Infatti, la BBC mi permette di accedere al palinsesto online attraverso la TV con la mia console Wii, ma non solo (iPhone, iTouch) e PS3.

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Presentazione del Rapporto eContent

A questo link si trovano i documenti presentati l’altro giorno che sono l’introduzione di Tripi, la presentazione di Capitani e l’executive summary

link

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Rapporto eContent 2008

Oggi è stato presentato a Roma il terzo rapporto eContent che è stato redatto da NetConsulting (quindi con la mia partecipazione).

Nei prossimi giorni darò un po’ di flash sui diversi mercati analizzati.

Questi i contenuti del Rapporto presentato:

Il mercato italiano dell’e-Content

  • Struttura e valore attuale
  • La catena del valore
  • I modelli di business
  • Valore e composizione del mercato
  • Gli impatti del file sharing

Lo scenario attuale dell’offerta di e-Content: i mercati analizzati

  • News
  • Video
  • Musica
  • Entertainment
  • Beni culturali e Turismo
  • Education

L’evoluzione delle piattaforme d’accesso

  • Internet e il web 2.0
  • La radio digitale
  • Infrastrutture di rete e terminali

Prospettive di sviluppo del mercato e-Content 2008-2009

  • Evoluzioni previste
  • Il principali drivere e le azioni da intraprendere
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Mercato ADV video online

Il valore del mercato della pubblicità video online negli Stati Uniti ovviamente cresce in fretta.
Tutti i Broadcaster hanno dei servizi di catch up molto bene avviati e Disney ha addirittura testato quest’estate la programmazione online di film (dopo essere andati in onda sulla TV).

La pubblicità online negli USA quest’anno dovrebbe superare i 26 miliardi di dollari (quasi il 9% del totale della pubblicità) e la componente video rappresenta oltre il 4% del totale online.

Questi sono i dati passati e le previsioni di Lehman Brothers fino al 2012. Il search ADV è dato sempre in leggera crescita rispetto alle altre modalità di advertising.

Sulla pubblicità video online ci sono dei dati meno ottimistici, che la danno al 2,4% per quest’anno. I dati di Lehman sono stati pubblicati ad inizio agosto, questi ad inizio settembre.

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Babelgum online film festival 2

Proprio ieri mi chiedevo di Babelgum e oggi ho notato l’annuncio del festival. Da domani si possono sottoporre i video nelle quattro categorie (Short film, Animation, Mini Masterpiece e Documentary) fino al 31 dicembre.

In ogni caso, sono sempre scettico, l’offerta video online è diventata così affollata che mi chiedo come si possa sfondare con un prodotto come Babelgum. E per sfondare non intendo avere i milioni di utenti di YouTube, è chiaro che sono due prodotti diversi, intendo raccogliere pubblicità sufficiente per ripagare le decine di milioni di euro investiti.

Sul lungo periodo avrà la sua nicchia di estimatori in tutto il mondo che messi tutti assieme faranno un’audience interessante dal punto di vista delle revenue pubblicitarie ? Mi sembra l’unica risposta, non facile ma fattibile.

Oltretutto oggi gli utenti si sono abituati ad avere tutto a portata di clic, senza dover scaricare un client come richiede Babelgum. Nonostante il pessimismo, spero che funzioni.

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I numeri delle olimpiadi online

Stavo riguardano di numeri che ha fatto NBC con le olimpiadi sul proprio portale.

La cosa che mi ha colpito di più è stato il valore della pubblicità raccolta: quasi sei milioni di dollari di adv online, rispetto al miliardo complessivo raccolto dal Network. Almeno questa è la stima che ho trovato sul NYT.

Hanno avuto oltre 4 milioni di utenti unici al giorno durante i Giochi, molti, che non sono certo un’infinità e hanno fatto 72 milioni di stream, non pochi ma negli Stati Uniti vengono visti oltre 12 miliardi di video al mese…di cui oltre un terzo su Google/YouTube.

In ogni caso, mi aspettavo qualcosa di più.

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La causa di Mediaset a YouTube

La prima domanda che mi sono fatto è stata:”ma prima di fare causa hanno cercato di accordarsi, oppure la causa è vista come il primo passo per un accordo ?”
Nel senso che un accordo è ovviamente quello che ci dovrà essere, che sia di revenue sharing o altro.

D’altra parte, si può ricordare la vittoria della filiale spagnola di Mediaset su YouTube che ha portato 100mila euro di risarcimento danni e la rimozione dei video incriminati, ma non mi sembra una gran vittoria. In realtà il risultato mi sembra più una riduzione della capacità di diffusione della “conversazione” relativa ai programmi televisivi di un broadcaster e quindi il valore delle stesse a livello di percepito fra gli utenti/audience.

Staremo a vedere.

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