Archive for the 'Musica' Category

Rapporto eContent 2008

Oggi è stato presentato a Roma il terzo rapporto eContent che è stato redatto da NetConsulting (quindi con la mia partecipazione).

Nei prossimi giorni darò un po’ di flash sui diversi mercati analizzati.

Questi i contenuti del Rapporto presentato:

Il mercato italiano dell’e-Content

  • Struttura e valore attuale
  • La catena del valore
  • I modelli di business
  • Valore e composizione del mercato
  • Gli impatti del file sharing

Lo scenario attuale dell’offerta di e-Content: i mercati analizzati

  • News
  • Video
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  • Entertainment
  • Beni culturali e Turismo
  • Education

L’evoluzione delle piattaforme d’accesso

  • Internet e il web 2.0
  • La radio digitale
  • Infrastrutture di rete e terminali

Prospettive di sviluppo del mercato e-Content 2008-2009

  • Evoluzioni previste
  • Il principali drivere e le azioni da intraprendere
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Il 50% dei teenager americani non compra più CD

Il compact disk è destinato a diventare un prodotto di nicchia nel breve periodo… il 48% dei teenager americani non ha comprato un cd nell’ultimo anno e contemporaneamente il 21% di tutti gli americani (con età superiore a 12 anni, quindi all’incirca 60milioni) ha comprato musica online.

I CD non scompariranno da un giorno all’altro ma di certo gli acquirenti saranno quasi tutti over 40 nel giro di pochi anni.

E se questo fosse un mercato normale, ci sarebbe un proliferare di negozi online per la vendita della musica; invece questo non è possibile perché solo in pochi sono in grado di accedere alle library facendo accordi con le case discografiche e soprattutto perché esiste un semi-monopolio di un player (Apple) che da innovatore si è ricavato una bella fetta di mercato e gli altri non sembrano in grado di proporre soluzioni alternative per ampliare il mercato lato offerta.

Anche i negozi online che vendono senza DRM fanno molta fatica a stare a galla.

Quello che non si capisce è come mai le case discografiche non siano in grado di prendere in mano la situazione per dare un aiuto al mercato, chi altro lo può fare se non loro ?

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Musica free dai Nine Inch Nails

Anche i NIN, dopo altri gruppi, rilasciano il loro nuovo album via Internet e gratis.

In formato mp3, flac, m4 apple e wave 24/96; viene richiesto solo un indirizzo email dove ricevere il link per il download. I file più grandi sono scaricati attraverso un file torrent.

link al sito

Cosa succede ? E’ veramente una tendenza o si tratta solo di episodi limitati a gruppi che possono permetterselo ?

Da un lato c’è chi vende brani musicali per i cellulari a oltre 2 euro a brano, dall’altro chi rilascia tutto in modo free, con in mezzo l’onnipresente iTunes. Come si configurarà l’acquisto e la distribuzione dei contenuti digitali ? Una bella gatta da pelare per le case discografiche. Chi sarà il prossimo a regalare l’album ?

Significa che gli introiti per gli artisti devono arrivare dagli spettacoli e altro, come se il core business diventasse i servizi accessori… come se si regalasse il software e si facessero pagare i servizi a valore aggiunto… come se si regalasse l’iptv sperando che gli utenti acquistino contenuti aggiuntivi…

Sembra proprio una tendenza inevitabile.

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MySpace: sempre più TV

Leggo sul Guardian che a metà marzo su MTV2 si vedrà la classifca “The MySpace Chart”. La televisione è ancora il punto di riferimento per l’intrattenimento e quindi diventa utile ad un portale come MySpace per far da traino ai propri contenuti … soprattutto quando l’idea è diventare un aggregatore  sempre più simile ad un broadcaster.

Inizialmente, c’erano solo video inseriti dagli utenti, poi hanno fatto la loro comparsa i trailer, Quarterlife e oggi ci sono tutti i contenuti di Hulu nell’area Primetime (quindi NBC e FOX ).

Myspace Hulu primetime

Ormai MySpace non aspetta altro che qualcuno lo chiami il broadcaster 2.0.

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Amazon vende musica senza DRM

Da ieri è possibile acquistare da Amazon musica senza restrizioni, cioé DRM free.

Sebbene Amazon dichiari la disponibilità di oltre 2 milioni di brani, la mancanza di Warner Music, Sony BMG e di tante etichette indipendenti si sente; Universal ed EMI offrono invece musica senza DRM.

Prima di acquistare è possibile ascoltare alcuni secondi del brano ed il pricing è leggermente inferiore a iTunes: ho visto soprattutto dischi da 6 a 9 dollari (ma ha senso parlare ancora di dischi ? ).

Gli mp3 sono a 256Kbps, quindi qualità abbastanza buona. Hanno anche reso disponibile un’applicazione che si interfaccia con iTunes e Windows Media Player. Stranamente non ho avuto problemi pur essendo un utente italiano su Amazon.com, avevo paura che mi si dicesse che il servizio era disponibile solo per il Nord America o altro.

E’ un modello di cui si parlava da tempo e che altre iniziative più piccole avevano cercato di intraprendere. Dal suo successo dipenderanno le scelte delle altre Major della musica e del futuro del modello di business di questo settore. La semplicità del sistema e la libertà da DRM sarà sufficiente a staccare le persone dai sistemi di condivisione gratuita oppure questo è una minaccia solo per iTunes… questo il mio dubbio. In ogni caso si tratta della strada giusta.

In futuro, il modello ottimale potrebbe essere quello di pagare sulla base dell’ascolto (es. pago per le prime 10 volte che lo ascolto e poi non pago più) ma per questo ci vuole tempo e standard che oggi mancano.

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Sony abbandona Connect e ATRAC

Nei giorni scorsi Sony ha annunciato che chiuderà il suo servizio di musica online Connect e passerà allo standard Microsoft (abbandonando quindi Atrac).
Per il momento sono coinvolte Europa e Nord America.

Il comunicato di Sony

E’ chiaro che non c’è posto per molti altri standard oltre a quello del leader Apple.

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