Archive for the 'Mobile' Category

MVNO e PosteMobile [edit]

Fra pochi giorni partirà l’offerta di PosteMobile. Così dopo Coop e Carrefour/GS, ci sarà un’altra offerta di telefonia mobile. Devo dire che mi aspettavo da Poste qualcosa di più aggressivo: le tariffe sono quasi in linea con le offerte degli altri operatori.

La tariffa base non è forse la meno costosa del mercato, ma abbastanza bassa perché senza scatto alla risposta (con tariffazione ogni 30sec).

[edit] Non ho capito perché ma nella prima versione del post, scrivendo di corsa, avevo sbagliato a scrivere sullo scatto alla risposta .

Con Tutti:
- telefonate a 16 cent al minuto, mentre gli SMS costano 12 cent

Con Noi:
- telefonate a 6 cent al minuto, SMS a 6 cent verso gli utenti PosteMobile
- telefonate a 22 cent al minuto e SMS a 12 cent verso tutti gli altri operatori.

Questo profilo tariffario mi sembra proprio un po’ fuori luogo… forse fra un po’ di tempo ci saranno milioni di utenti PosteMobile, ma fino ad allora che senso ha pagare 22cent verso tutti gli altri operatori ?
Con Tutti Premium:
- telefonate a 6 cent al minuto e SMS a 6 cent verso gli utenti PosteMobile, telefonate a 16 €cent al minuto e SMS a 12 €cent verso tutti gli altri operatori. Questa tariffa è riservata solo a coloro che hanno un conto BancoPosta o una carta prepagata PostePay.

Per un correntista delle Poste ovviamente questo è il profilo più interessante …ma fra un po’ di tempo, quando ci saranno un po’ di clienti marchiati Poste Mobile. Da notare che in realtà basta essere utenti PostePay

Con Te: 16 €cent ogni 30 minuti di conversazione su un numero PosteMobile (gratuito per il primo anno).

Da diversi giorni gira questo volantino di PosteMobile, l’ho preso da Mondo3.

Poste Mobile flier

In basso a destra si legge che prossimamente si potranno pagare i bollettini postali, inviare telegrammi ed effettuare pagamenti dal proprio conto corrente postale. Questi dovrebbero essere i veri servizi che differenziano l’operatore Poste dagli altri. Non penso che saranno sufficienti a spingere migliaia di persone a passare su Poste Mobile con questi profili tariffari… ripeto se ci fossero già milioni di utenti potrebbe esserci un effetto rete reale…ma ad oggi nessun forte motivo per cambiare.

 

Come ricorda Bonacina, anche il modello di operatore mobile virtuale ha trovato la sua via “all’italiana”.
Nel senso che fino ad oggi si tratta solo di rivenditori che si appoggiano praticamente in toto all’operatore mobile con cui hanno stretto un accordo. D’altra parte entrare in modalità full MVNO in un mercato maturo come quello italiano sarebbe un vero azzardo. I diversi modelli di MVNO:

tipi mvno

Tre ha recentemente realizzato un altro accordo con un operatore estero (Astelit) che vuole indirizzare il mercato etnico, in questo caso quello Ucraino. Già tempo fa era stato annunciato l’accordo con PLDT (Filippino).

Sebbene questi siano tutti piccoli passi, come mi ritrovo a dire ormai quasi sempre:meglio di nulla… se poi ci sarà un’evoluzione verso full MVNO tanto meglio e speriamo che si inneschi una sana concorrenza… ce n’è bisogno.

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iPhone sbloccato in Germania

Interessante osservare le traversie che deve affrontare Apple in Europa…

Adesso anche in Germania è esploso il problema della chiusura dell’iPhone e, su richiesta al Tribunale da parte di Vodafone, Deutsche Telekom sarà costretta a vendere anche una versione senza SIM bloccata …. lo farà ma alla modica cifra di mille euro … ovviamente i servizi a valore aggiunto non funzionano sulle reti dei concorrenti.

Comunque DT ha fatto ricorso…

link all’articolo sul sole24ore e sul NYT

E in Italia ? Si parla di Vodafone: vedi articolo su Morse, via Quinta

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Google è uno schiacciasassi ?

Veramente impressionante quanto Google possa far parlare di se. A pochi giorni dalla presentazione di OpenSocial, è stato lanciata la piattaforma per la telefonia mobile: Android.

E’ il nome della nuova piattaforma sulla quale Google spera si sviluppino i servizi mobili di prossima generazione… e non è altro che il nome dell’azienda che aveva acquisito nel 2005.

Android si concretizza con un software di sviluppo (SDK) che sarà scaricabile dal 12 novembre. Si dovrà però aspettare parecchi mesi prima di vedere un cellulare con a bordo Android che è basato su Linux come quasi tutto il software che fa marciare Google.

Google Android

Per questo progetto sono stati coinvolti anche i produttori e operatori (c’è anche Telecom Italia): per saperne di più: Open Handset Alliance.

La capacità di delivery è senza precedenti e ineguagliabile. Basta guardare il laboratorio di sviluppo di Google per capire quanti progetti siano in cantiere e quanti siano sempre in evoluzione (Google Labs)

Google Labs

Ma come mai nessuno è stato in grado di capire e seguire il leader Google; come mai sembra che Yahoo e MSN non siano assolutamente in grado di controbattere alle sue mosse ? Eppure è da tempo che si erano accorti della velocità e della distanza che Google stava mettendo fra se e i suoi concorrenti… una velocità di esecuzione ineguagliabile appunto… nessuno è stato in grado di replicarla…

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Skype sul cellulare di 3:ha senso ?

Gli utenti skype si impegneranno per tutti questi mesi con 3 per poter usare skype ? IMHO, non sono tanti i potenziali interessati a questo specifico servizio; non è meglio pagare un canone per l’accesso ad Internet semi-flat ?

Oltretutto lo Skypephone è un po’ di fascia bassa; dovrebbe forse essere il secondo telefono.

tanti commenti in rete: Cella, Bonacina, Mantellini, The Register

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MVNO in Italia: entro sei mesi saranno 8 ?

CoopVoce UnoMobile

Entro sei mesi dovrebbero esserci in Italia almeno 8 MVNO. Oltre a Coop e Carrefour, partiti da qualche mese, avremo:

  • Poste Italiane mi sembra il più vicino a partire, hanno dichiarato fine novembre.
  • BT entro fine 2007 per la clientela business
  • Tiscali nei primi mesi del 2008
  • Conad
  • Pldt (Philippine Long Distance Telephone) per il mercato etnico
  • Fastweb

Si diceva anche di Auchan e Autostrade ma non ho trovato conferme.

Ad oggi gli utenti MVNO in Italia sono ben meno di 200mila: Coop ha dichiarato di aver raggiunto 100mila utenti, mentre Carrefour dovrebbe essere a circa 75mila. Sono tanti, sono pochi… in realtà non conta moltissimo… bisognerebbe vedere l’arpu… se sono tutti utenti che spendono 10 euro al mese è un conto, se c’è qualcuno che spende almeno 30 è un segnale completamente diverso… ma soprattutto, questa iniziativa ha portato ad un incremento del traffico nei centri commerciali (il core business) ?
Essendo interessato al grado di innovazione che l’entrata degli MVNO può portare sul mercato italiano, mi sento di dire che la forte presenza di GDO (che difficilmente può innovare) e Telco (che ultimamente sono poco inclini a fare strategie innovative anche per difficoltà del business sul fisso) è un punto negativo.

A parte Pldt per l’etnico, questo forse significa che gli MVNO in Italia sono iniziative indirizzate a sussidiare/completare il core business, più che cercare di innovare o fare veramente soldi con la telefonia mobile ? Potrebbe essere e d’altra parte gli MVNO che all’estero hanno tentato strade diverse hanno avuto vita dura, con tanti casi di fallimenti eccellenti (vedi Disney negli USA per esempio).

Il mercato potrebbe essere smosso veramente da proposte di tariffe aggressive sull’accesso dati, ma ad oggi l’unico che sembra interessato a quest’area è H3G (Tre) che oltretutto continua ad essere oggetto di discussioni sulla presunta vendita (a Deutsche Telekom ? ). Per chiudere, Tiscali potrebbe essere un innovatore, puntare proprio ad ampliare le possibilità di accesso dati, come già fece agli albori di Internet con la filosofia “free”.

Ma se nessuno avrà le spalle abbastanza larghe, significa che potrebbe cambiare poco nel panorama del mobile italiano. Chi ha un brand così forte da poter scombinare il mercato ?

In Spagna e UK ci sono stati e stanno entrando anche brand che indirizzano di target dei giovani. Qui in Italia nulla ?

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Apple iPhone si, iPhone no

Nelle ultime settimane le voci sui problemi (non solo dell’Italia) a far partire l’offerta iPhone si sono moltiplicate.

In particolare, le questioni aperte sono state:

  • il modello di revenue sharing imposto da Apple che in pratica richiede una percentuale sul valore dell’utente (il 10% di tutto quello che si fattura all’utente) ma non mi è completamente chiaro fino a dove ci si spinga
  • i problemi legati alla regolamentazione nazionale, i telefoni devono poter essere sbloccati prima o poi e Apple è ovviamente contraria dato il modello di business
  • la disponibilità del device (sembra non ce ne siano abbastanza per tutti).

Su Affari e Finanza di oggi si afferma (articolo di Stefano Carli) che è stato proprio quest’ultimo (la mancanza di scorte) il problema alla base dell’accordo Apple-TIM; sembra che gli uomini di Ruggiero volessero inserire una penale sulla disponibilità di device e quelli di Apple abbiamo abbandonato il tavolo… mah … chissà quale sia quella vera.

Le richieste, dal punto di vista economico, di Apple mi sembrano veramente esose. Vale veramente così tanto l’iPhone ? A me non sembra.

La mancanza di scorte a causa del lancio in più Paesi e del successo in USA, potrebbe essere una motivazione valida al ritardo dell’introduzione, ma addirittura far saltare un accordo con l’operatore ? Mah

Anche in Francia mi risulta esserci un problema legato alla necessità di aprire il cellulare agli utenti, quindi se l’accordo è stato fatto con i francesi mi sembra strano non poterlo replicare in Italia. E’ chiaro che se un utente abbandona l’operatore con cui esiste l’esclusiva (che sia dopo i 24 mesi oppure sbloccandolo), Apple non riceverà più la sua fetta di revenue, ma è altrettanto probabile che l’utente non potrà più beneficiare dei servizi a valore aggiunto offerti dall’iPhone (ma la gente lo vuole per i contenuti o i servizi aggiuntivi ? Probabilmente no).

Sarà una o tutte queste le motivazioni non è ancora chiaro, il dato di fatto è che in Italia non arriverà a breve, almeno sembra.

iPhone

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MVNO: Disney Mobile chiude

E’ stata confermata la voce della chiusura di Disney mobile, che continuerà ad operare fino al 31 dicembre di quest’anno (via paidContent).

La vita di un MVNO è difficile anche quando si hanno i contenuti… e che contenuti. Se ho capito bene, Disney ha affermato che abbandona il mercato sebbene abbia i contenuti (ed gli abbonati siano soddisfatti del servizio) perché non è in grado di contrastare le offerte degli altri operatori mobili.

Disney mobile

Disney aveva puntato sull’interesse nei confronti dei propri personaggi per i giovani consumatori di telefonia mobile e del servizio di locazione GPS studiato per monitorare i figli.

L’azienda ha avuto vita breve, neanche un anno e mezzo. E’ il secondo MVNO che Disney chiude, infatti nel 2006 era toccato a ESPN (che è la più famosa tv tematica sportiva negli Stati Uniti).

Anche in Europa ci sono state alcune chiusure ma anche successi. In Italia è ancora presto per dare risultati, anche perché è più difficile valutare l’impatto sul business tradizionale (GDO) degli MVNO italiani.

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MVNO: Coop e Carrefour

In poco più di un mese sembra che Carrefour abbia superato i 20mila utenti e Coop i 50mila. Sebbene in Italia il mercato sia ormai saturo e le offerte della grande distribuzione non siano imperdibili, le potenzialità offerte da un’estesa base clienti (nel core business) sono notevoli.

Sono sempre scettico sulla possibilità che gli MVNO riescano a raggiungere numeri molto importanti come è accaduto in altri Paesi europei, in primis la Germania. Nonostante ciò, se anche solo il 5% dei propri utenti di carte fedeltà accettasseno l’offerta mobile, il gioco potrebbe valere la candela.

Le carte fedeltà in Italia (Università di Parma, dati in migliaia)

cartefidelity.PNG

Facendo due conti, se Coop, Carrefour, Conad ed Esselunga riuscissero a far diventare clienti del servizio mobile il 5% della clientela del settore tradizionale (poco meno di un milione), genererebbero un fatturato di circa 100 milioni di euro.
In realtà, ho incluso Esselunga ma non so se siano intenzionati, mentre non ho incluso Auchan (che lo è) perché non ha una vera e propria carta fedeltà, di cui non ho cercato il dato.

E’ una stima prudenziale, ho immaginato che l’ARPU di questi clienti sia nella fascia bassa del mercato; infatti, più della metà degli italiani spende meno di 20 euro al mese. Inoltre, sono proprio gli utenti di cui gli operatori mobili si vogliono liberare…

Per la grande distribuzione sarebbe comunque un successo, nonostante i numeri limitati, solo se sia confermata la teoria che ci sia anche un incremento delle vendite reso possibile dall’incremento del traffico – questa volta non telefonico – nei supermercati.

Non sono andato ad analizzare quanto è stato speso per diventare MVNO: implementazione e spese di marketing che non sono proprio due lire, ma con un investimento di meno di 10milioni di euro si può fare tranquillamente un progetto MVNO.

Adesso aspettiamo i prossimi MVNO che si indirizzeranno anche alla clientela business che arriveranno in autunno.

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