Il 2007 per Apple segna l’entrata in nuovi mercati da quando è stato introdotto l’iPod: quello dei set top box e quello dei cellulari. Nel 1993 era stato lanciato un palmare – Newton – che come spesso accade per chi vuole innovare, era troppo in anticipo sui tempi, ma non solo, e fu un flop.
Il 29 giugno sarà messo in vendita l’iPhone e Apple rischia ancora: funzionalità avanzate, apertura limitata – tipica dei prodotti Apple – e costo leggermente elevato potrebbero renderlo appetibile solo per una ristretta nicchia di utilizzatori.
Engadget ha fatto una breve recensione, mettendo in evidenza anche diversi difetti.
Date un’occhiata alle feature dell’iPhone in questo video (parte 2 e parte 3).
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Attualmente, l’unico mio interesse per iPhone e AppleTV è la capacità di Apple di stimolare la concorrenza e l’innovazione. Nonostante i prodotti Apple non abbiano quasi mai inventato nulla di completamente nuovo, la loro capacità di unire tecnologia e design è quasi sempre superiore alla concorrenza.
Resta poi il fatto che la volontà di garantirsi delle rendite superiori, creando dei sistemi chiusi è sul lungo periodo destinato ad essere punto a sfavore. AppleTV nasce così: permette di vedere sul televisore ciò che arriva da iTunes; anche se si potrà vedere YouTube in futuro e in Rete si trovano già modifiche software che permetterebbero anche di installare Joost. A fine marzo 2007, iTunes aveva venduto:
- 2,5 miliardi di brani
- 50 milioni di programmi TV
- 2 milioni di film
AppleTV potrebbe essere il traino per le vendite dei contenuti video di iTunes ma non mi risultano dati di vendita grandiosi … potrei sbagliarmi… comunque se dovesserò veramente riuscire a far spiccare il volo al mercato home video online, sarebbe un gran bel risultato.
La concorrenza si sta muovendo ed entro la fine dell’anno inizieranno ad esserci diverse offerte sia di Set Top Box chiusi, cioè legati ad un fornitore di contenuti, sia aperti con possibilità di accedere ad un qualsiasi RSS da TV. E’ chiaro che questi ultimi dovrebbero rappresentare la scelta ideale del mercato ma la necessità di qualità e semplicità (dopo un prezzo contenuto) non sempre premiano le soluzioni migliori.
Un anno di sfide importanti per Apple che spera, anche con Parallels Desktop, di attirare nuovi utenti sulla piattaforma Mac, in un modo (iPod) o nell’altro (AppleTV).
La realtà dei fatti è che 2 anni fa le azioni erano a 40 dollari e oggi sono a 123.
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