Piano piano stanno prendendo forma diversi progetti di IPTV aperta o quasi. Non si tratta di evoluzione dell’offerta degli operatori di telecomunicazioni ma più che altro il desiderio di broadcaster e content provider di portare contenuti VOD sulla televisione.
Negli Stati Uniti i set top box per accedere a contenuti via Internet sulla TV stanno moltiplicandosi – vedi Netflix, Blockbuster, Tivo - e sono già negli scaffali, ma queste sono tutte con walled garden.
In Europa ci sono diverse iniziative ma ancora quasi nulla disponibile.
Nel Regno Unito BBC, ITV e BT si sono uniti per creare un set top box che porterà sulla TV contenuti provenienti da diversi mondi e sarà (se ho capito bene) anche aperto a soluzioni come Joost e Babelgum. Nell’idea e per non far arrabbiare OFCOM (il regolatore) dovrebbe essere quindi in grado di funzionare come un feed RSS. Se ho dei contenuti da offrire mi creo un widget che permette al mio set top box di accedere alla mia library.
Questi nuovi STB che si vanno delineando hanno tutti ovviamente anche il digitale terrestre e magari anche funzioni PVR.
Il progetto italiano Reeplay.it ne metterà uno completamente aperto sul mercato entro gennaio o giù di li (o almeno così ha detto Quinta). Queste le caratteristiche:
- Doppio tuner DTT
- Client reeplay.it
- PVR 160GB
- Client videocall
- Podcasting (http, ftp, bittorrent; miro; last.fm; youtube)
- Streaming da PC con UPnP o upload con HTTP e FTP
- Outputs: Hdmi, SCART Composite video, Analog audio, Optical Spdif
- Expansions: 2xUSB 2.0
- Network: RJ45 Ethernet 10/100, Wi-Fi b/g/n with optional USB accessory
- Antenna: dual DVB-T tuner with pass-through
- Stream/file formats: MP4-MOV, AVI, ASF-WMV, MP3, MPEG-TS, MPEG-PS
- Video codecs: MPEG-2, H.264, WM9, DIVX, XVID
- Audio codecs: MP2, MP3, AAC, AAC-HE, WMA
- Available runtime for applications: Javascript 1.5 (with HTML 4, XHTML 1.0, CSS 2, XHR)
Ci sono anche broadcaster in Italia che stanno pensando al proprio set top box… sarà interessante vedere cosa succede…
Tipicamente, dato che si tratta di un mercato di nicchia (per ora), il modello aperto (se costa molto poco) sarà adottato dagli innovatori (pochi ed esigenti), per poi lasciare spazio a quelli dei player muscolosi appena la gente ha capito di cosa si tratta, si definisce uno standard (nel senso che la gente parlando non ci mette 5 minuti solo a capire di che cosa si stia discutendo) e si industrializza il tutto…o no ?