In questi giorni è nato l’application store di TIM. Sono disponibili alcune decine di giochi (43) e di applicazioni di produttività (poco meno di 36), poco altro.
Oggi è possibile accedervi solo attraverso il portale wap sul telefono ma a breve dovrebbe essere disponibile anche via Web. In realtà, sul sito dicono dal 31 agosto ma ad oggi non c’è ancora e all’indirizzo www.timstore.it si arriva ad una pagina su Register.it come se fosse un dominio registrato ma non utilizzato, mi viene il dubbio che sia errato il link, non sarà mica www.timstore.tim.it che invece chiede l’autenticazione ?
Mi ha fatto impressione vedere il programma di conversione valute a 12,99 euro, spero abbia delle feature nascoste…
Gli application store sono una realtà e lo saranno sempre più. Apple ha il vantaggio di avere un ecosistema chiuso ed efficiente, mentre tutti il resto del mondo è frammentato.
Questo è un quadro degli App store fatto l’anno scorso, tanto per dare un’idea.
In sostanza hanno realizzato gli application store sono realizzati da diversi attori su diversi mercati, ma le tipologie sono:
- mobile operator: es. Vodafone 360 e Tim Store
- platform based: Apple, Blackberry, Android (sebbene poi ogni operatore può creare il suo personale subset del market android)
- handset based: produttori di hardware come Samsung, ecc.
- mobile apps aggregator: siti web che raccolgono applicazioni per i telefoni “aperti”, es. con applicazioni Java
Chiaramente la mancanza di uno standard unico ha avvantaggiato Apple e mette in difficoltà chiunque voglia entrare su questo mercato. Delicato soprattutto per i Telco operator che devono tenere conto di tutte le diverse tipologie di device venduti o fare come Vodafone che ha provato a semplificarsi la vita creando il suo ecosistema privato (Vodafone 360).
Gli app store sono comunque una realtà in continua espansione e non solo nel mondo mobile. Per esempio anche i televisori saranno sempre più legati all’application store, oggi con pochi widget ma nel medio periodo con offerte sempre più evolute per la fruizione di contenuti e l’entertaiment (ma non solo). L’editoria è in pieno fermento e la vendita di device per gli eBook non farà altro che spingere anche qui verso app store.
La user experience sarà senza dubbio lo snodo centrale per avere successo, la domanda c’è se l’offerta è in grado di accompagnarla per mano.