L’iPhone porta Internet nelle case senza PC ?
Si sa che l’Italia è uno dei Paesi con la minore penetrazione di PC dei Paesi industrializzati, non si supera il 50% delle famiglie. Questo dato è sempre visto, a ragione, come un blocco dello sviluppo della banda larga e dell’alfabetizzazione tecnologica della popolazione.
Come accade per i Paesi del terzo mondo, dove le telecomunicazioni in diversi casi hanno fatto un balzo in avanti grazie al mobile, anche da noi è probabile che l’intensificarsi delle offerte per il mobile broadband portino a far navigare assiduamente utenti che fino ad oggi non avevano neanche il PC a casa.
D’altra parte ci sono alcuni milioni di accessi da mobile (da terminale e da chiavette) e di certo una parte di questi non hanno il PC a casa (e magari hanno un notebook fornito dal datore di lavoro)
Che sia un bene o un male non si può dire e forse non ha neanche tanto senso parlarne adesso. E’ chiaro che se tutti fossimo degli accaniti navigatori ci sarebbe più incentivo per l’introduzione di offerte FTTH e quindi maggior sviluppo per il Paese che si doterebbe di infrastrutture innovative, incentivando anche la creazione di nuovi servizi; invece, molto probabilmente ci dovremo accontentare di essere dei follower rispetto agli altri Paesi, ma questo è quasi sempre avvenuto e non mi sorprende.
Per esempio le nuove offerte di Tre in occasione del lancio dell’iPhone sono senza dubbio un elemento che dovrebbe creare un po’ di movimento sul mercato a causa dei suoi prezzi molto bassi. Dico dovrebbe perché se l’informazioni e le scelte degli utenti fossero completamente basate sui costi non ci sarebbe neanche il dubbio, ma sappiamo che spesso (e a volte inspiegabilmente) i consumatori non sono così saggi.
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