Video AdSense chiude ?
Ero convinto che sul lungo periodo sarebbe stata un’area di sviluppo interessante ma invece chiude. L’annuncio di qualche giorno fa mi ha sorpreso.
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Ero convinto che sul lungo periodo sarebbe stata un’area di sviluppo interessante ma invece chiude. L’annuncio di qualche giorno fa mi ha sorpreso.
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Ogni giorno i segnali di crisi si fanno sempre più insistenti. Anzi, ormai se ne parla da così tanto che nessuno ci fa più caso.
Ma il meno 25% della pubblicità sulla carta stampata a gennaio (mese su mese dell’anno prima) è chiaramente un doppio segno: recessione e disaffezione verso un media (che non si ripaga la spesa ?).
Questo non significa che gli investimenti si siano spostati su Internet, infatti la Rete ha fatto un misero +2% a gennaio.
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La nuova bolla è il mobile Internet ? E’ chiaro che l’attenzione nei confronti dell’evoluzione del mobile broadband è molto alta.
Numerose aziende sono nate per realizzare applicazioni mobili che sfruttano i servizi di geolocalizzazione e tutto ciò che si porta dietro l’iPhone. Come già un po’ accadde ai tempi della crescita vertiginosa della valutazione delle aziende Internet, c’è la consapevolezza che si tratta di un mercato dove piazzare bene i piedi per primi e diventare leader.
Chiaramente le teste delle persone sono cambiate e non penso affatto che possano accadere le storpiature nelle valutazioni delle vere opportunità di business come accadde tanti anni fa, ma semplicemente c’è chi investirà anche in modo eccessivo pur di ritagliarsi uno spazio rilevante nel nuovo mercato nascente e a cogliere i frutti non saranno tutti.
Negli Stati Uniti gli utenti che utilizzano l’accesso mobile quotidianamente per vedere informazioni e news sono oltre 22 milioni.
Rispetto all’anno prima, quelli che a gennaio 2009 hanno utilizzato social networking via cellulare sono aumentati del 400 per cento.
Fastest-Growing Categories for Daily Mobile Web Access * |
|||
Unique Users (000) |
Daily Unique Users |
Daily Unique |
% Change |
Accessed News and Information (any) |
10,821 |
22,369 |
107 |
Accessed social networking site or blog |
1,761 |
9,278 |
427 |
Traded stocks or accessed financial account |
1,135 |
3,274 |
188 |
Accessed movie information |
1,077 |
3,072 |
185 |
Accessed business directories |
939 |
2,447 |
161 |
Accessed entertainment news |
2,104 |
5,470 |
160 |
*For categories of usage with monthly audiences above 15 million
Come ci si aspetta di vedere sviluppato il mercato mobile ? Innanzitutto c’è in corso un processo di distruzione di valore. Alcuni servizi che un tempo consideravo normale pagare da mobile, in futuro non sarò più disposto a pagarli dati che ho Internet a disposizione liberamente. Estremizzo (e non è ovviamente l’esempio più adatto): se una volta poteva venirmi l’idea di pagare per un contenuto, oggi posso accedere alla mia playlist di youtube e vedere/ascoltare quello che mi interessa. Questo genera un nuovo business pubblicitario per Google ma chiaramente è inferiore a quello che generava l’acquisto di un contenuto per un editore e per l’operatore telefonico.
I servizi informativi a cui potevo accedere attraverso un numero telefonico premium li utilizzavo in parte perché ero in movimento e non avevo accesso ad informazioni che su Internet sono normalmente gratuite. E’ chiaro che la qualità del servizio può essere differente ma la minaccia al servizio premium è evidente e inevitabile.
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Erg, IntesaSanPaolo, Tiscali… ne stanno partendo diversi di MVNO in Italia in questi giorni. Nonostante l’andamento non certo esaltante di quelli che li hanno preceduti, il mercato mobile fa gola a tutti. D’altra parte siamo nel Paese con il mercato mobile fra i più sviluppati al mondo e con una concentrazione molto alta del mercato. Anche raccogliendo pochi punti percentuali di utenti si può essere in grado di portare avanti un business mobile.
In Spagna, a dicembre, i Mvno hanno catturato 20mila nuovi clienti salendo a una quota di mercato dell’1,8%; in Francia, la telefonia “low cost” servita dagli operatori virtuali è arrivata alla fine dello scorso anno a totalizzare circa 2,9 milioni di clienti, il 5,1% del totale degli utenti attivi.
Vediamo un po’ gli MVNO in Italia quali sono:
A parte Tiscali e Intesa che non sono ancora ufficialmente partiti, gli altri sono sul mercato da diverso tempo. C’è da dire che con i problemi che ha Tiscali dopo la chiusura dell’IPTV e il mancato accordo per la vendita della filiale inglese, non mi sorprenderei di vedere anche il progetto MVNO in stallo per un po’. Proprio oggi e venerdì dovrebbe saldare €11 milioni di debito (su un totale di 500) che probabilmente dovrà in qualche modo rifinanziare. Comunque le tariffe di Tiscali mobile sono già state annunciate:
Ho inserito la schermata di due operatori che so esserci da tempo ma non avevo mai guardato a fondo. Interessante vedere che in Spagna Ikea è diventato non solo MVNO ma offre anche servizi Internet di rete fissa.
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Ma quanto guardano la TV gli americani ? Io non posso credere che veramente ci passino 5 ore al giorno. Già mi sembra un’enormità le oltre due ore in Italia. Posso capire che la crisi faccia crescere il consumo di contenuti in casa ma così si spiega solo il record raggiunto, non il valore in generale.
Inoltre, guardano per 3 ore al mese i video su Internet e questo va bene, mi sembra quasi poco, ma oltre tre ore e mezza per i video sul cellulare mi sembra tanto.
I dati sono Nielsen pubblicati a febbraio 2009.
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Oggi Ofcom (il regolatore britannico) ha fatto un annuncio e messo online un bel documento sul futuro delle reti e la loro regolamentazione.
Le misure proposte sono indirizzate allo sviluppo di reti in fibra ed in generale ai cosiddetti investimenti NGA (next generation access).
La prima fase si compone di principi per promuovere investimenti e permettere l’utilizzo di infrastrutture realizzate da BT openreach a tutti gli operatori.
E’ chiaro che una politica del genere si può attivare solo perché esiste una divisione della rete da chi offre i servizi, altrimenti diventa difficile…
Regulatory principles to promote investment and fair competition
Ofcom’s statement sets out the overall approach on future regulation of super-fast broadband services. The five main elements to promote private sector investment and competition are:
Promoting investment
- Pricing freedom. Communication providers such as BT will have the freedom to price wholesale super-fast broadband products themselves without any regulatory intervention. This will allow investors to make an appropriate return on their investment, based on the risk they are taking but pricing at a level that the market will bear, given the ready availability of alternative broadband services.
- Risk reflective rate of return. In the event of further competition emerging upstream – by companies offering super-fast broadband through passive access – investors will have the opportunity to earn a rate of return that genuinely reflects their costs and the associated level of risk.
- Efficient networks. Ensuring that inefficiencies are not built into the deployment of super-fast broadband that could result in a barrier to investment. For example, ensuring that two sets of engineers are not required to service the same request and avoiding excessive complexity of business systems needed to support the network.
Securing competition
- Wholesale access for all. Ofcom will support new active fibre-based wholesale products offered by BT. This will require Openreach to offer fibre-based broadband services to other providers – including BT Retail – on equal terms and without favour.
- Encouraging future competition. Allowing companies to invest alongside BT when networks are built, or ensuring that new infrastructure will support further future competitive investment should demand arise.
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Negli Stati Uniti hanno fatto un test per confrontare le performance delle reti wireless.
In linea di massima, ne è venuto fuori vincente il WiFi. Sia considerando la tecnologia mediamente disponibile, anche se la availability della rete mobile è l’unica che si avvicina al 90%.
Sia considerando la migliore sul mercato.
Per la rete mobile hanno provato reti CDMA e HSPA.
E’ chiaro che in futuro Internet in mobilità sarà dato per scontato e quindi tutte le tecnologie parteciperanno nei loro segmenti e ognuno con finalità diverse. Nessuna eliminerà le altre, come per i trasporti si aggiungono modalità e difficilmente si eliminano quelle più vecchie a favore di quelle nuove.
Il test è stato condotto da Novarum in numerose città americane.
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