L’incertezza sul futuro della carta stampata
La raccolta pubblicitaria da parte dei quotidiani nei primi 3 mesi del 2008 è scesa dell’1,8% rispetto allo stesso periodo del 2007. Non è un grosso tonfo ma comunque la situazione buona non è. I periodici hanno fatto registrate un +1,4%.
Leggevo ieri sul New York Times un articolo che parlava dei problemi della carta stampata e la situazione si fa sempre più dura per gli editori tradizionali. Negli USA sono due anni che c’è una discesa della raccolta e la situazione economica attuale non fa che peggiorare la situazione.
Nel 2007 la discesa è stata dell’8% e sembra che maggio sia sul 14%, questi si che sono dei tonfi belli e buoni.
Anche se Internet cresce a due cifre, la raccolta online rappresenta solo un 10% scarso del fatturato pubblicitario per gli editori.
La facilità e la varietà di informazioni online rende proprio difficile la vita alla carta stampata. Necessità di trasformarsi e di differenziarsi, ma come ? La qualità non basta evidentemente, ed a volte manca anche un po’ quella.
Post correlati:- None Found
Stampa il Post |
Posto che la qualita’ e’ IMHO fattore imprescindibile per un periodico, sia esso su carta, su ePaper o in HTML, credo che la carta stia diventando un medium piuttosto dispendioso per veicolare l’informazione di breve durata, come quella dei quotidiani. Ogni giorno bisogna stampare, distribuire, raccogliere i resi, tritarli assieme ad altra polpa di legno, farne fogli, stamparli, distribuirli…
Potrebbe darsi che l’aumento dei costi del carburante porti il momento della fatidica stampa dell’ultima copia cartacea del New York Times piu’ vicino di quanto si possa pensare.
Di recente ho comperato un lettore di eBook, e’ una tecnologia ancora giovane, ma mi ha permesso, tra le altre cose, di leggere tranquillamente dei PDF di cui rimandavo la lettura da mesi.
IMHO le freepress dovrebbero essere le prime ad essere distribuite in formato PDF/mobi/html direttamente nelle mailbox degli abbonati, che potrebbero scaricarle (o abbonarsi via RSS) senza doverle prendere dai distributori.