DTT: situazione grave in Valle d’Aosta
L’annuncio del ritorno all’analogico da parte di due emittenti locali (leggi notizia) mi sembra l’ennesimo sintomo di un passaggio ad una tecnologia digitale che è strapazzata da tutti.
Il commitment dei broadcaster nazionali è stato basso; atteggiamento giustificabile dal punto di vista del mercato: non c’è nessun motivo/incentivo per passare al digitale dato che non posso raccogliere pubblicità/vendere contenuti a sufficienza.
Le istituzioni hanno forse altre priorità e manca “la mente” che possa mettere assieme tutti i tasselli… il sistema televisivo italiano è peggio di un labirinto. Oltretutto, visto che l’ignoranza tecnologica (anche come commentato Gilioli e Longo) regna nelle istituzioni, a tutti i livelli, non ci si può aspettare molto.
Ciò non toglie che sia molto grave la situazione che si è creata in Valle d’Aosta. Il digitale è inevitabile, cerchiamo di farlo al meglio… ma sembra che questo ragionamento non possa essere seguito in questo paese con la p minuscola.
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