Archive for July, 2007

Analisi del traffico online: Nielsen abbandona il Page Views

La misurazione del traffico Internet al fine di valutare il valore di un sito web è molto importante per la crescita del mercato. Nielsen ogni mese rende disponibili i dati sul traffico generato da ogni sito con la classifica per utenti unici e per pagine visualizzate.

nielsen-aprile-07.jpg

La vendita di spazi pubblicitari sulla base delle page views mostrava da tempo problemi legati alle nuove tecnologie. Per esempio, le pagine web sono da tempo realizzate con la tecnologia Ajax che permette di non ricaricare tutta una pagina ogni volta che si fa una richiesta, questo ovviamente va ad influire sul dato della pagine visualizzate.

Insomma, finalmente si abbandona il page views che non aveva più molto senso. Inoltre, da poco tempo è stato avviato un servizio ad hoc di analisi della fruizione dei video; nei prossimi mesi vedremo informazioni più accurate di quelle oggi disponibili su quanti italiani guardano contenuti video.

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PS3 ribassata di 100 dollari

Sembra che Sony abbia visto i dati di vendita della Playstation 3 … il prezzo è stato abbassato di 100 dollari, solo negli Stati Uniti per ora.

Per Sony il successo della PS3 è molto importante, il gaming rappresenta il 12% di tutto il fatturato Sony; è il secondo settore dopo l’elettronica di consumo – che pesa invece per il 64,3% – mentre il cinema vale “solo” il 9,3%. Si tratta quindi di una fetta importante degli affari del colosso giapponese.

Il ruolo del gaming nel bilancio Sony (da bilancio)

sony-gaming1.PNG

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Console: il set top box già pronto per la NetTV

Le console per giocare sono dei perfetti Set Top Box per vedere la TV ed i video su Internet. Nella maggior parte dei casi già pronte alla connessione Internet con capacità di gestione di codec video più che sufficiente, semplicità di utilizzo e probabilmente in futuro con software di distribuzione P2P.

La strada per arrivare su di un Set Top Box per Joost, Babelgum e le diverse forme di TV è ancora lunga. La console potrebbe essere una scorciatoria, almeno inizialmente. D’altra parte l’accesso al TV Set è inevitabile per poter raggiungere il mercato di massa (pubblicitario).
Inoltre, le famiglie che possiedono una console non sono certo poche. In Europa, la penetrazione nelle famiglie è di oltre il 50% in Uk, del 30-35% in Francia e Germania e di circa il 20% in Italia. E questi numeri sono in crescita, in alcuni casi sono dati superiori a quelli di penetrazione di PVR.

Una fetta di queste famiglie utilizza già la console per accedere a contenuti online Microsoft ha quasi 6 milioni di utenti sulla piattaforma Microsoft Live. Non solo permette di giocare online ma si possono acquistare film e telefilm (anche in HD) ed inoltre, lo sviluppo della piattaforma LiveStation porterà la NetTV in P2P sulla console.

Nintendo e Sony sono più indietro su quest’area, nonostante abbiano annunciato canali video e iniziative per aprire l’accesso alle famiglie con console anche a partner esterni (mentre Microsoft lascia intendere che continuerà con il walled garden), oggi non c’è molto su questo fronte. Per quanto riguarda i dati di vendita , la Wii è vincente – almeno in Giappone – e quindi fa ben sperare per uno sviluppo del canale online.

In Giappone nell’ultimo mese (giugno) Nintendo ha stracciato i concorrenti, le unità vendute:

  • 270.974 Wii
  • 41.628 PS3
  • 17.616 Xbox 360

I dati di vendita danno un quadro molto chiaro del successo ottenuto grazie ad una console poco avanzata dal punto di vista della potenza grafica ma innovativa dal punto di vista della giocabilità.
E’ chiaro che la PS3 è svantaggiata da un costo molto elevato e che Xbox ha avuto sempre difficoltà a sfondare il mercato giapponese, ma la differenza è abissale.

Anche se i numeri a livello mondiale non sono esattamente confrontabili, ci danno un’indicazione della situazione:

  • 8,1 mni Wii vendute (luglio 2007)
  • 3,6 mni PS3 vendute e 5,5 distribuite (aprile 2007)
  • 11,6 Mni Xbox 360 distribuite (luglio 2007)

Continua la battaglia per l’intrattenimento delle famiglie… con l’aggiunta del futuro della NetTV su questi Set Top Box.

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Contenuti video: sottotitoli per tutti, doppiaggio per pochi

L’Italia è uno dei pochi Paesi dove vengono doppiati tutti i film ed i telefilm importati dall’estero; quasi impossibile vedere in lingua originale qualcosa al cinema o alla televisione.

Oggi via internet è disponibile una quantità quasi infinita di contenuti video che sono in lingua originale, anche se nella maggior parte dei casi non sono rilevanti i dialoghi.
Man mano che la NetTV si farà strada fra gli utenti, emergerà la necessità di accedere a contenuti in lingua italiana. Mentre Joost non sembra preoccuparsi molto della questione localizzazione dei contenuti, Babelgum sembra intenzionata a tener conto delle barriere linguistiche, sebbene ciò avvenga grazie contenuti semi professionali.

E’ chiaro che è possibile raggiungere un’utenza internazionalizzata che guarda volentieri anche in lingua originale ma la barriera linguistica è rilevante. Per questo motivo penso che i sottotitoli avranno un ruolo importante, soprattutto in Italia.

Già oggi esistono comunità online che sottotitolano film e telefilm.
Italian Subs Addicted è una community con 40.000 utenti che realizzano i sottotitoli per oltre 100 serie televisive.

italiansubs.jpg

Come all’estero, ci abitueremo ad avere tanti contenuti sottotitolati ?
I distributori italiani hanno viziato il consumatore nazionale con il doppiaggio, ma le nuove generazioni sono forse più disponibili ad accettare la lingua originale.

Anche chi deve riempire palinsesti online -come portali e telcos – è alla ricerca di chi si occupi dei sottotitoli per poter ampliare l’audience.

La quantità di contenuti online è tale che sarà impossibile doppiare tutto, con l’arrivo del nanoshare il costo del doppiaggio non è più accettabile.
Ci si deve abituare all’idea che ci saranno canali che avranno un’audience media di 5mila persone. La logica delle Hit poteva ripagare i costi dei doppiaggi di alta qualità, ma nella logica della long tail diventa anti-economico.
Le Hit rimarranno doppiate ma la gran parte dei contenuti video sarà sottotitolato… oppure uscirà un software per la traduzione in tempo reale ?

Intanto, prepariamoci ad un mondo video fatto di sottotitoli.

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Social media

I Portali cosiddetti Social Media continuano ad incrementare il traffico generato e a raccogliere pubblicità. I dati e le analisi di queste aree di Internet ormai sono all’ordine del giorno.
Su BusinessWeek (11 giugno) vengono evidenziati i dati di crescita del traffico generato negli Stati Uniti: i Portali Social Media sono passati dal 2% al 12% in un anno.

La partecipazione a questi Portali è, come spesso accade, piramidale e ci si riallaccia alla regola dell’1% proposta tempo fa; i cosiddetti editori sono sempre una minima percentuale rispetto a chi ne fruisce, quindi ecco chi crea i contenuti rispetto a chi li utilizza:

  • You tube 0,16%
  • Flickr 0,2%
  • Wikipedia 4,59%

bweeksocial.gif

E’ stata fatta anche un’analisi della partecipazione ai portali di Social Media per classi di età e chiaramente emerge la preponderanza dei giovani, soprattutto fra i 18 ed i 21 anni.

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Contemporaneamente ho ricevuto i dati di eMarketer sulla creazione dei contenuti da parte degli utenti che mostrano dati interessanti, sebbene non confrontabili con i precedenti.
Innanzitutto ricordiamoci che gli utenti Internet statunitensi sono il 69% della popolazione – quindi oltre 200milioni -, secondo eMarketer quasi 64milioni creano contenuti (non solo UGC ma anche forum, pagine personali, pubblicazione foto…) su 69 che fruiscono di questi contenuti.

emarketusercreator.gif

Insomma se uno guarda i primi dati pensa che siano pochissimi quelli che creano rispetto a quelli che fruiscono, se si osservano questi ultimi invece sembra il contrario. E’ chiaro che sono due analisi diverse ma comunque qualcosa non mi torna.

Infine, sempre su Business Week (2 luglio) si trovano indicazioni sulle città più importanti per la blogosfera (dati di Feedburner): fra le più importanti risulta Roma, che è l’unica città europea insieme a Londra e Madrid; ogni tanto non siamo fanalino di coda.

Da tutte le analisi sugli utenti web avanzati – detti anche 2.0 – di tutti i Paesi, emerge che si comportano in modalità simile. Esiste una vera e propria comunità internazionale e trasversale che rappresenta un nuovo segmento di utenti che non è mai esistito – soprattutto per i pubblicitari -.

Il tempo dedicato ad Internet ed alla creazione/condivisione di propri contenuti continua a viaggiare ad una velocità simile alla crescita della pubblicità… sarà un caso ?

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