In poco più di un mese sembra che Carrefour abbia superato i 20mila utenti e Coop i 50mila. Sebbene in Italia il mercato sia ormai saturo e le offerte della grande distribuzione non siano imperdibili, le potenzialità offerte da un’estesa base clienti (nel core business) sono notevoli.
Sono sempre scettico sulla possibilità che gli MVNO riescano a raggiungere numeri molto importanti come è accaduto in altri Paesi europei, in primis la Germania. Nonostante ciò, se anche solo il 5% dei propri utenti di carte fedeltà accettasseno l’offerta mobile, il gioco potrebbe valere la candela.
Le carte fedeltà in Italia (Università di Parma, dati in migliaia)
Facendo due conti, se Coop, Carrefour, Conad ed Esselunga riuscissero a far diventare clienti del servizio mobile il 5% della clientela del settore tradizionale (poco meno di un milione), genererebbero un fatturato di circa 100 milioni di euro.
In realtà, ho incluso Esselunga ma non so se siano intenzionati, mentre non ho incluso Auchan (che lo è) perché non ha una vera e propria carta fedeltà, di cui non ho cercato il dato.
E’ una stima prudenziale, ho immaginato che l’ARPU di questi clienti sia nella fascia bassa del mercato; infatti, più della metà degli italiani spende meno di 20 euro al mese. Inoltre, sono proprio gli utenti di cui gli operatori mobili si vogliono liberare…
Per la grande distribuzione sarebbe comunque un successo, nonostante i numeri limitati, solo se sia confermata la teoria che ci sia anche un incremento delle vendite reso possibile dall’incremento del traffico – questa volta non telefonico – nei supermercati.
Non sono andato ad analizzare quanto è stato speso per diventare MVNO: implementazione e spese di marketing che non sono proprio due lire, ma con un investimento di meno di 10milioni di euro si può fare tranquillamente un progetto MVNO.
Adesso aspettiamo i prossimi MVNO che si indirizzeranno anche alla clientela business che arriveranno in autunno.
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